La differenziazione tra quelli che sono i prodotti 'buoni' e quelli 'cattivi', soprattutto a livello d'impatto ambientale, per produrre biocarburante, è l'Università degli studi di Bologna, che in uno studio ancora inedito e che sarà presentato ufficialmente a settembre durante il Congresso della Società europea di Agronomia.
Dai primi dati diffusi da questo studio, emerge che la preferenza va al sorgo (da fibra e zuccherino), una pianta che offre buoni risultati produttivi e che cresce tranquillamente anche in zone aride e non può essere utilizzato nel settore alimentare. Questo dato è molto importante, soprattutto in questo periodo in cui da diverse parti è lanciato l'allarme cibo dovuto proprio alla nuova coltura dei biofuels che 'ruberebbero' terreno di coltivazione ai prodotti alimentari.
A coordinare lo studio il professor Gianpiero Venturi, docente di Agronomia alla Facoltà di Agraria di Bologna e già chairman di Biofuels Italia, la prima piattaforma di biocarburanti italioana, fondata da poco secondo le direttive dell'Unione europea e che serve ad unire e rendere più compatti tutti gli attori della filiera di produzione dei biocarburanti.
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Fonte: Repubblica.it