"Festeggiamo oggi, in mezzo ai frutteti del Centro con tutti i ricercatori Crea, una storia di ricerche e sperimentazioni che hanno contribuito a fare dell'Italia una potenza ortofrutticola mondiale". Così Stefano Vaccari, direttore generale della sede di Forlì del Crea Olivicoltura, Frutticoltura Agrumicoltura (Ofa). Il Centro, punto di riferimento da 150 anni, per la ricerca in agricoltura e l'innovazione varietale, ha celebrato il suo anniversario il 20 luglio 2022.
"Il Crea sta investendo nelle nuove tecniche di miglioramento genetico, nella lotta ai patogeni e nei modelli predittivi in frutteto, sempre al servizio dei produttori italiani" continua Vaccari "Con energia ed entusiasmo quindi proseguiamo il lavoro avviato 150 anni fa!".
Un po' di storia
Il 20 luglio 1872, infatti, nasceva la Stazione Agraria di Forlì, specializzata in chimica, con un importante laboratorio di analisi annesso, i cui compiti riguardavano, oltre agli esami chimici su terreni e fertilizzanti, anche ricerche sperimentali su viticoltura, enologia, bachicoltura, foraggi, canapa, lino.
Successivamente, con il progresso delle conoscenze agricole, la Stazione Agraria Sperimentale fu trasformata in Laboratorio Autonomo di Chimica Agraria con il Regio Decreto del 5 agosto 1910, dedicato all'analisi di tutte le sostanze inerenti all'agricoltura, diventando punto di riferimento per agricoltori, comuni, uffici pubblici, cooperative, consorzi agrari, fabbriche di analisi di materie prime o di prodotti.
Alla fine del conflitto bellico, nel 1919, fu aggiunto un podere, in cui svolgere le attività sperimentali e l'introduzione di numerose varietà di fruttiferi come peri, meli, ciliegi, albicocchi, peschi, uva da tavola.
Nel 1968 il Laboratorio assunse la denominazione di Istituto Sperimentale per la Frutticoltura con il Decreto Presidenziale n.1318, la cui missione consisteva nella costituzione e miglioramento di piante da frutto e le tecniche di coltivazione, grazie anche alla nuova azienda agraria sperimentale di circa 40 ettari situata a Magliano in provincia di Forlì.
Nel 1999, in seguito alla riorganizzazione del settore della ricerca agricola italiana, la sezione di Forlì dell'Istituto Sperimentale per la Frutticoltura è confluita, con le altre strutture di ricerca e sperimentazione agrarie pubbliche (Irsa), nel Consiglio per la Ricerca Agraria (Cra), Ente nazionale di ricerca e sperimentazione nel settore agricolo, vigilato dal Mipaaf, che a partire dal 1° gennaio 2015, insieme all'Istituto Nazionale di Economia Agraria (Inea) ha dato vita al Crea, il più importante ente italiano dedicato alla ricerca agroalimentare.
La sede di Forlì, quindi, è stata inclusa nel Centro Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura.
I principali risultati
Sebbene prevalentemente orientati allo sviluppo della frutticoltura settentrionale, in particolare dell'Emilia Romagna, hanno ricadute di valenza nazionale ed internazionale e vedono attivamente coinvolti i più importanti esponenti del mondo produttivo.
Anni di studi genetici, biochimici, fisiologici, di analisi qualitative e nutraceutiche, di incroci e sperimentazioni hanno portato i ricercatori del Crea Ofa ad ottenere le seguenti varietà:
- melo: Forum, Superstayman, Forlady, Crea 105;
- pero: Tosca, Carmen (di notevole successo e grande impatto nella pericoltura precoce), Norma, Turandot, Aida, Boheme, Falstaff (vincitrice del premio Macfrut 2012 x innovazione, oggi oggetto di un club), Crea 194;
- pesco: Alba, Bea, Neve, Alired, Alipersié, Alirosada, Aliblanca, Crizia, Piattaforone, Piattafotwo Alice Col, Alitop (di notevole successo e impatto nella la peschicoltura del Nord Italia), Frf 813, Frf 1500;
- fragola: Francesco, Savio, Addie (di grande successo nella fragolicoltura della Pianura Padana degli anni 80 e 90), Brio, Cesena, Dana, Etna, Ferrara, Gea, Idea (di successo anche in Usa), Linda, Don, Miss, Nike, Clea, Egla, Teodora, Onda, Paros, Bisalta, Granda, Patty, Adria, Demetra, Irma (rifiorente e ancora coltivata in aree di montagna del Nord), Queen Elisa, Rubea, Dora, Eva, Record (diffusa anche in Usa), Lia, Argentera, Kilo, Nora, Palatina, Unica, Vale, Zeta, Tecla, Pircinque (di successo anche in Brasile), Garda, Brilla, Jonica, Crapo 135, Agnese, Callas, Ligea, Medì, Elodì (la novità con frutto aromatico);
- susino: Liablù.
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Fonte: Crea - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria