Con l'approvazione del nuovo Decreto n. 144081 del 26 marzo 2024, il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) modifica il precedente Decreto (n. 413219) che regolamentava l'accesso ai 400 milioni di euro destinati all'ammodernamento delle macchine agricole.
In particolare, il Decreto pubblicato l'8 agosto 2023 definiva le modalità di emanazione dei bandi regionali che, a loro volta, hanno fornito agli agricoltori i criteri fondamentali e le indicazioni pratiche per accedere al fondo.
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Poche settimane fa numerose regioni hanno modificato le scadenze entro cui inviare le domande, per offrire più tempo possibile agli agricoltori, pur restando all'interno del limite massimo definito dal Decreto di agosto.
Ora il Masaf modifica il cronoprogramma complessivo posticipando ulteriormente le scadenze, varia gli importi massimi di spesa e inserisce alcune modifiche minori. Scopriamo cosa contiene il nuovo Decreto.
Articolo 1 - Comma 1
Per quanto in premessa specificato, il presente decreto modifica il decreto del Ministro n. 413219 dell’8 agosto 2023, registrato alla Corte dei conti il 12 settembre 2023 al n. 1327.
Nuove date: due mesi in più per agricoltori e regioni
La modifica principale è lo spostamento di due mesi, dal 31 marzo al 31 maggio 2024, del termine di acquisizione delle domande di finanziamento da parte delle regioni.
Di conseguenza, a scalare, la selezione delle domande ammissibili e la formazione delle graduatoria per ciascuna regione, slittano al 31 agosto mentre, la riassegnazione da parte del MASAF delle risorse eccedenti, va al 30 settembre.
Rimane invariata la scadenza entro cui completare gli investimenti e presentare la domanda di pagamento - 31 dicembre 2025 -, e la data ultima per erogare la totalità dei contributi a tutti i beneficiari, 30 giugno 2026.
Nuovo cronoprogramma per l'attuazione degli incentivi legati ai Fondi Pnrr destinati alla meccanizzazione agricola
(Fonte foto: AgroNotizie)
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Ora tocca alle regioni modificare nuovamente i bandi per offrire agli agricoltori più tempo.
Progetti: via i limiti per agricoltura e irrigazione di precisione
Le categorie di spesa finanziabili rimangono tre:
- macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione (a);
- veicoli fuoristrada - trattori - per agricoltura e zootecnia (b);
- sistemi di irrigazione smart (c).
Se gli importi massimi di spesa finanziabile rimangono invariati - 35 mila euro per le categorie (a) e (c) e 70 mila per la (b) - il Decreto elimina ora il limite di spesa di 70 mila euro per i progetti nelle categorie (a) e (c). Gli agricoltori possono quindi presentare progetti più costosi - come nella categoria (b) - ricevendo però sempre al massimo 35 mila euro.
In realtà, indirettamente, vi è una modifica ai massimi contributi ottenibili: con l'approvazione del Regolamento (UE) 2023/2831 del 13 dicembre 2023, anche per i Fondi Pnrr si applica il nuovo regime di aiuti “de minimis” contento nel Regolamento. Le micro, piccole e medie imprese agromeccaniche, che operano fuori dal settore della produzione agricola primaria, possono beneficiare di un aiuto che non può superare 300 mila euro - in precedenza era 200 mila - nell’arco del triennio solare mobile.
Articolo 11 (Regime di aiuti). Il comma 2 è sostituito dal seguente: [...] Ai sensi dell’articolo 3, comma 2 del Regolamento (UE) 2023/2831 del 13 dicembre 2023, l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi da uno Stato membro a un’impresa unica non può superare 300.000,00 euro nell’arco del triennio solare mobile.
Cambia anche l'anticipo di spesa che può essere richiesto in fase di domanda: si passa dal 30% della spesa ammissibile al 30% del contributo concesso.
Ad esempio, se prima per l’acquisto di un prodotto di categoria (a) da 50 mila euro era possibile riceve un anticipo di 10.500 euro (30% di 35 mila euro), ora l'anticipo si riduce al 30% del 65% (percentuale di contributo massima) di 35 mila euro (limite massimo di spesa), ovvero a 6.825 euro
Per quanto riguarda i beni ammessi, il Masaf chiarisce infine che, oltre agli investimenti in Leasing, non è ammesso neanche il noleggio ma sono finanziabili solo beni acquistati ex novo.
In ultimo, il nuovo Decreto prevede una diversa ripartizione dei Fondi non utilizzati tra le regioni. Se prima questa era prevista secondo un criterio proporzionale tre le regioni, ora il Ministero si riserva di destinare più quote a quelle regioni che andrebbero a finanziare più progetti a parità d'importo. Il tutto, per prevenire il non raggiungimento del quorum di beneficiari previsto dall'accordo con l'Unione Europea.
Non arrecare un danno significativo: ora è più facile dimostrarlo
Il nuovo Decreto prevede anche una semplificazione sulla documentazione relativa alla certificazione ambientale Dnsh o Do no significant harms. Si passa dall'obbligo di fornire ex post una perizia asseverata a una semplice relazione tecnica di monitoraggio che attesti che il progetto realizzato ha raggiunto i risultati previsti.
In sintesi, mentre ogni perizia asseverata è una relazione tecnica, non tutte le relazioni tecniche sono perizie asseverate. Sembrerebbe quindi venir meno la necessità di asseverazione del professionista, ovvero della dichiarazione che attesta la veridicità e la correttezza delle informazioni fornite ad opera di un soggetto iscritto ad un albo professionale.
Un'ulteriore modifica riguarda la possibilità, in mancanza di etichette o certificazioni ambientali utili alla dimostrazione dei criteri di Dnsh, di fornire una documentazione sostitutiva. L’impresa dovrà presentare un'autodichiarazione del produttore o fornitore relativa al bene acquistato e contenete le indicazioni mancanti in etichetta o non certificate (per indicazioni più precise sulle singole certificazioni si rimanda alla lettura puntuale del Decreto).
Modifiche al Pnrr, arriva il plauso di Federacma
“Ringraziamo il Ministero per aver compreso la necessità di venire incontro alle esigenze emerse dal comparto agricolo. Confidiamo che l’ampliamento della finestra temporale e le facilitazioni burocratiche introdotte possano permettere ad un numero maggiore di agricoltori di partecipare al bando" commenta Andrea Borio, presidente di Federacma
Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione in data 05/04/2024 con l'aggiunta della modifica del Decreto relativa all'anticipo di spesa