Passati attraverso la prima celebrazione istituzionale organizzata il 12 maggio a Breganze e la giornata in campo svoltasi il 15 giugno a Pantalla di Todi in provincia di Perugia i festeggiamenti per il 140° anniversario della fondazione di Laverda si sono avviati alla conclusione venerdì 13 dicembre con l’ultimo appuntamento celebrativo presso il moderno centro visitatori dell’azienda.

L’evento, organizzato secondo la formula dello storytelling è stato possibile grazie alla meticolosa attività conservativa svolta dall’Archivio Storico 'Pietro Laverda' che da anni raccoglie e cataloga i documenti di testimonianza delle vicende di uomini e donne che hanno reso grande l’azienda.
Star della serata, la figura del fondatore, Pietro Laverda (1845-1930), raccontato non solo come 'meccanico', ma anche sotto il profilo umano.
Studente modello dal finissimo ingegno, si distinse per il geniale eclettismo e la propensione per tutto ciò che aveva a che fare con la meccanica e con l’agricoltura.
Le scelte produttive di Pietro 'meccanico' nella sua  piccola officina che nel corso degli anni si trasformò in industria, si indirizzarono da subito a soddisfare le richieste dell’agricoltura locale con particolare attenzione a torchi e pigiatrici vista la vocazione dell'area per la viticoltura. 

La mentalità ingegnosa, gli fece comprendere da subito l’importanza della comunicazione e della promozione del prodotto, e già nel 1890, pioniere del marketing, pubblicò il primo catalogo prodotti
Da quest'uomo, dalla sua forza e determinazione trae origine il successo di un marchio i cui prodotti, hanno saputo attrarre l’attenzione del terzo player mondiale nel settore della meccanizzazione agricola, Agco Corporation, di cui, dal 2011 Laverda a buon diritto fa parte.
La geniale personalità di Pietro, 'meccanico' e uomo, è stata toccata con mano da oltre 140 ospiti grazie all’abilità dell’attore Loris Rampazzo che ha letto e interpretato documenti e lettere manoscritte.