La Conferenza Stato Regioni nella riunione di ieri, 21 marzo 2024, ha raggiunto l'intesa sullo schema di Decreto Ministeriale del Masaf contenente le disposizioni operative del Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura 2024. Sul piatto del Pgra, giunto con qualche ritardo su una stagione che si presenta molto anticipataria per tante colture, ci sono per il 2024 almeno 315,4 milioni di euro, tra fondi Ue e cofinanziamento nazionale del Fondo AgriCat.

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Oltre 106 milioni di euro sono il cofinanziamento Ue del Psp della Pac sull'Srf 01 "Polizze incentivate", ma ci sono anche le risorse europee dedicate ai fondi di mutualità danni (Srf 02) e mutualità reddito (Srf 02) da poco più di 3,2 milioni cadauno, mentre alla gestione del Fondo mutualistico catastrofale AgriCat sull'anno in corso c'è una dote complessiva di quasi 203 milioni di euro, incluso il cofinanziamento nazionale.

 

I rappresentanti delle regioni in seno alla Conferenza hanno espresso il loro assenso sull'ultimo testo pervenuto del Pgra, condizionandolo alla immediata attivazione del gruppo di esperti richiesto il 1° dicembre 2023 dal coordinatore della Commissione Politiche Agricole della Conferenza, l'assessore all'Agricoltura della Regione Veneto, Federico Caner, al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, per l'approfondimento delle questioni relative all'evoluzione del sistema della gestione del rischio, anche in direzione di una governance allargata alle regioni, come richiesto dalle Regioni del Sud. La terna di esperti è composta dai professori Fabian Capitanio (Università degli Studi di Napoli Federico II), Felice Adinolfi (Alma Mater Bologna) e Samuele Trestini (Università degli Studi di Padova).

 

Arriva il Pgir

Una condizione urgente da rispettare tanto più che - da quanto si apprende - è fallito il tentativo del ministro Lollobrigida di integrare, sin dalla campagna assicurativa 2024, il Fondo AgriCat nel Pgir, Piano di Gestione Individuale del Rischio, che comunque è stato varato e sostituirà, da solo, il Pai, Piano Assicurativo Individuale, e il Pmi, Piano Mutualistico Individuale.

 

ll Pgir sarà così il documento base per l'adesione alle polizze incentivate e ai fondi di mutualità, tanto quelli posti a protezione dalle avversità, quanto quelli individuati per la stabilizzazione del reddito. Il Pgir è un documento che potrà essere aggiornato nel corso della campagna a seconda delle eventuali modifiche al piano di coltivazione.

 

AgriCat, non passa l'integrazione

Il tentativo di integrare sin da subito in un unico Piano i Fondi di mutualità, il Fondo di mutualizzazione catastrofale AgriCat e le polizze incentivate - proposto dal ministro qualche giorno prima dell'incontro AgriRisk organizzato a Napoli dalla Regione Campania il 23 febbraio 2024 - era stata così sintetizzata dal ministro Lollobrigida: "una polizza base catastrofale per tutti gli agricoltori che opererà in sinergia con il Fondo AgriCat e sarà sostenuta attraverso il Fondo di Riassicurazione gestito dall'Ismea".

 

Ma la successiva elaborazione di questa idea - sintetizzata nel Pgir - si sarebbe arenata perché compagnie di assicurazione e Centri di Assistenza Agricola non sono ancora pronti a cogliere questa novità.

 

Su tanto si avverano le parole del professor Capitanio, dell'Università degli Studi Federico II di Napoli, che a margine del convegno AgriRisk, in ordine alla proposta del ministro Lollobrigida di integrare i tre fondi aveva detto ad AgroNotizie®: "Per ora è solo una proposta del Ministero, poiché la Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato Regioni ha già indicato una terna di esperti per affiancare gli uffici competenti Masaf nella elaborazione delle scelte per riformare il sistema e comunque con novità operative a partire dalla campagna assicurativa 2025".

 

Il professor Capitanio è uno degli esperti indicati da Caner al ministro proprio per affiancare il capo di Gabinetto Masaf, gli uffici competenti e la Commissione Politiche Agricole dalla Stato Regioni per delineare la riforma degli strumenti di gestione del rischio.

 

Gli orientamenti per la riforma nel 2025

Capitanio si è speso negli anni per un allargamento del mercato assicurativo al Centro Sud, finalizzato all'ampliamento della platea degli assicurati, con l'obiettivo di diversificare il rischio di portafoglio e ottenere polizze più convenienti per tutti: da Nord a Sud. Per fare questo Capitanio spinge per una governance degli strumenti di gestione del rischio che integri le regioni. Inoltre, in vista di una riforma della Pac, pone una maggiore enfasi sull'importanza dei fondi di mutualità, oltre che su una gestione finanziaria di AgriCat legata ad operazioni di cartolarizzazione del rischio.

 

Altre novità del Pgra 2024

Nel Pgra per il 2024 altra novità è quella della revisione dello standard value per semplificare la procedura assicurativa. La modifica della metodologia per la determinazione della produzione storica e dei valori massimi assicurabili o proteggibili, ai fini dell'importo da ammettere a sostegno, entra nel nuovo schema del Pgir. Inoltre, in tema di valori risarcibili, vengono aumentate le aliquote al Sud, per avviare la manovra di incentivo all'adesione agli strumenti di difesa passiva delle aziende meridionali.

 

Inoltre, le polizze index based diventano finanziabili con i fondi Ue. E la Conferenza delle Regioni ha concordato di formulare la seguente raccomandazione: "La finanziabilità a carico del Psp 2023-2027 delle polizze index è subordinata al parere preventivo del Masaf, da emanarsi entro 30 giorni dalla richiesta da parte delle compagnie o dei Condifesa, a seguito della verifica del rispetto dei requisiti di cui ai punti precedenti".

 

Tale modifica - secondo la Conferenza delle Regioni - garantirebbe una semplificazione nell'iter di approvazione da parte del Ministero, considerato che i consorzi delle province autonome di Trento e Bolzano hanno sviluppato una polizza collettiva che viene proposta a più compagnie assicurative.