E' evidente quindi che ci troviamo di fronte a un tesoro prezioso, non solo dal punto di vista visivo ma anche ecologico. Dunque come possiamo fare per valorizzare queste eccellenze floreali?
Ophrys holosericea
(Fonte foto: Guardie ecologiche volontarie di Faenza)
A sostegno di tale scelta, è nato il progetto "Orchidee in città" in collaborazione con l'associazione Guardie ecologiche volontarie di Faenza (Gev).
L'iniziativa, che rientra nel progetto verde "Giardini fioriti", ha come finalità quella di far conoscere alla cittadinanza le diverse tipologie di orchidee presenti nelle aree verdi pubbliche del comune di Faenza.
Ophrys sphegodes
(Fonte foto: Guardie ecologiche volontarie di Faenza)
Sul piano operativo, le Gev stanno redigendo, per il secondo anno consecutivo, un vero e proprio censimento e monitoraggio delle orchidee di specie spontanee, in ambito territoriale urbano.
Accanto alle fioriture rinvenute, sono stati posizionati dei cartelli informativi con foto e nome delle piante, in modo tale da renderle più visibili e riconoscibili. Si sta creando così un percorso cittadino, che può essere un'occasione in più, in questo particolare periodo, per rilassarsi e meravigliarsi ancora una volta.
Cartelli informativi con foto e nome delle piante per renderle più visibili e riconoscibili
(Fonte foto: Guardie ecologiche volontarie di Faenza)
Attualmente sono 17 le specie che sono state censite, ma se tutti avessero le giuste accortezze, i numeri potrebbero persino aumentare.
In tal senso è bene specificare che, anche in ambito di aree verdi private, è possibile imbattersi in specie rare; ma ciò può avvenire solo se si ha la pazienza di aspettare il naturale sviluppo delle fioriture. Diventa quindi fondamentale gestire correttamente gli sfalci: non facciamoci prendere dall'ansia di dover tagliare immediatamente l'erba, ma diamo tempo ai fiori di crescere.
Infine, ricordando che le orchidee spontanee sono protette dalla legge regionale n 2 del 1977 e in attesa di una mappa interattiva, in corso di realizzazione, non ci resta che andarle a scoprire dal vivo.
Solo un'ultima, fondamentale, raccomandazione: "Guardare ma non toccare, solo ammirare!"
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