Il progetto Capsella è partito a gennaio 2016, cofinanziato dal programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l'innovazione Horizon2020 e dal programma Caps, il programma europeo per sviluppare e facilitare l’innovazione sociale digitale, che comprende argomenti e tematiche varie, dalla partecipazione alla vita politica al monitoraggio della qualità dell’aria e, appunto, alla sostenibilità in ambito agricolo.
Lo scopo principale del progetto Capsella è stato quello di favorire la comprensione dei benefici che derivano dalla conservazione dell’agrobiodiversità e dall’applicazione dei principi dell’ecologia in agricoltura, sviluppando soluzioni informatiche ad hoc.
Con un forte approccio partecipativo, che ha visto coinvolti agricoltori, tecnici agronomi e informatici, sono state sviluppate soluzioni tecnologiche su tre macro-temi collegati alla gestione dell’agrobiodiversità: le sementi, il suolo e la qualità dei prodotti agroalimentari.
Coordinato del professor Yannis Ioannidis del centro di ricerca greco Athena research center e con la supervisione scientifica del professor Paolo Barberi del Gruppo di agroecologia della Scuola Sant’Anna di Pisa, il progetto ha avuto carattere multidisciplinare e ha coinvolto realtà, enti e persone in cinque paesi europei.
In Italia hanno contribuito la Rete semi rurali, la Scuola esperienziale itinerante di agricoltura biologica, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la società di comunicazione e marketing Zephyr srl. Gli altri membri del consorzio sono la rete greca per l’agroecologia e l’agrobiodiversità Aegilops, la società belga Agroknow, l’organizzazione olandese Zlto, che riunisce i produttori agricoli del sud dell’Olanda, l’università di Aston nel Regno Unito e il gruppo We deliver taste nella Repubblica Ceca.
Nei due anni di ricerca sono stati sviluppati 7 prototipi di applicazioni digitali che riguardano l’uso del compost nell’agricoltura di precisione, l’analisi della qualità del suolo, la gestione dei dati sulle sementi, e quattro app dedicate alla qualità del cibo.
In particolare, la Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con la rete di agricoltori greca Aegilops e la Scuola esperienziale itinerante di agricoltura biologica veneta, ha pubblicato la SOILapp, un’applicazione per raccogliere e condividere le osservazioni di campo delle condizioni del suolo tramite la tradizionale prova della vanga.
(Fonte foto: Scuola Superiore Sant'Anna)
SOILapp è disponibile gratuitamente sia sul sito del progetto sia scaricabile su Google play per gli smartphone con sistema operativo Android. Inoltre, SOILapp è open access, quindi ad accesso gratuito per gli utenti e open source, con tutto il codice sorgente pubblicato su GitHub e disponibile per essere ri-usato da altri programmatori.
Il prossimo appuntamento è per la conferenza conclusiva del progetto, dedicata all’innovazione in agricoltura, che si terrà all’Acquario Civico in Parco Sempione a Milano il giorno 8 maggio 2018.
La conferenza dal titolo "L’innovazione in agricoltura: soluzioni tecnologiche condivise e accessibili per sistemi agroalimentari sostenibili" sarà organizzata in collaborazione con il Consiglio metropolitano del cibo del comune di Milano, l’Osservatorio italiano sull’agroecologia Opera, e con la partecipazione al programma di formazione continua dei dottori agronomi e dei dottori forestali dell’Ordine degli agronomi di Milano, Lodi, Monza e Brianza e Pavia.
L’evento promuoverà i vantaggi della conservazione dell’agrobiodiversità e dell’applicazione dei principi dell’ecologia in agricoltura per la sostenibilità dei sistemi agroalimentari, sia attraverso presentazioni di relatori italiani e internazionali che tramite dibattiti aperti.
La conferenza sarà anche l’occasione per provare di persona tutte applicazioni prodotte da Capsella e conoscere strumenti digitali radicalmente innovativi nel panorama della ricerca in tema di agrobiodiversità, pensati per migliorare in particolare l’immagazzinamento e la condivisione dei dati.