A conclusione delle operazioni di raccolta del grano si fa il punto sulla situazione di mercato, che si presenta con prezzi calanti, appena 16 euro al quintale per il duro, quanto veniva pagato sei anni fa come evidenzia il “Corriere della Sera” del 6 luglio.
Al mercato del grano è dedicato l'articolo pubblicato su la “La Stampa” del 3 luglio per mettere in evidenza il contrasto fra il buon andamento dei raccolti e la caduta del prezzo.

Punta il dito contro le importazioni la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 4 luglio, ma sul mercato del grano pesano i nuovi equilibri globali sui quali si sofferma “Italia Oggi” del 6 luglio analizzando l'evoluzione dei flussi commerciali fra Russia e Cina.
Nuovi equilibri sui quali pesa l'embargo russo in risposta alle sanzioni Ue e che in due anni è costato al settore agroalimentare 600 milioni di euro, come evidenzia “Il Sole 24 Ore” del primo luglio.
Le conseguenze dell'embargo sono state poi al centro della protesta degli agricoltori che si è svolta a Verona e della quale riferisce il 2 luglio “L'Arena”.

Chi va bene
Alle difficoltà registrate in molti settori e fra questi quello della zootecnia, come si legge su “Avvenire” del 3 luglio, si contrappongono alcune situazioni “fortunate” come ad esempio quella del riso, che ora registra prezzi in aumento come si apprende da una breve notizia de “Il Sole 24 Ore” del primo luglio.

In Sardegna “L'Unione Sarda” del 3 luglio guarda con ottimismo al pomodoro il cui raccolto è in aumento del 25%.
In Veneto, scrive “L'Arena” del 6 luglio, si attende per le pesche coltivate nel veronese un buon raccolto, nonostante le piogge delle passate settimane avessero fatto temere il peggio. Ma resta l'incognita del basso prezzo, fra i 30 e i 60 centesimi.

Il tempo del prosecco...
Segnali positivi, ancora una volta, per il prosecco, che dalle pagine de “L'Unità” del 4 luglio viene preso come esempio per la promozione e la tutela del made in Italy. Un successo, questo del prosecco, che ha convinto Veneto e Friuli ad aumentare di 3mila ettari la superficie destinata alla sua produzione, notizia che si apprende il 2 luglio da “Il Gazzettino”.
Il prosecco deve tuttavia vedersela con la crescente diffusione di falsi che si cerca di prevenire con un inasprimento dei controlli, come spiega “Il Sole 24 Ore” del 2 luglio.

...e quello dell'olio
Ha fatto molto discutere in questi giorni la proposta di eliminare dalle etichette delle bottiglie di olio la data di confezionamento, argomento che ha suscitato un acceso confronto alla Camera, commentato sulle pagine de “Il Giornale” del primo luglio.
Una proposta, spiega il giorno seguente la “Gazzetta del Mezzogiorno”, osteggiata da Unaprol, l'unione dei produttori di olive.

Xylella vola in Germania
Dall'olio agli olivi con la vicenda Xylella che torna agli onori delle cronache con la comparsa del patogeno in Germania, come si apprende dal “Corriere del Mezzogiorno” del 5 luglio. Di Xylella si parla il 3 luglio sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” per commentare la resistenza al patogeno da parte del leccino”, utile ma non sufficiente a risolvere il problema.

Il “Quotidiano di Puglia” del 6 luglio ospita il parere di Paolo De Castro che a proposito della Xylella si esprime in favore della libertà di impianto. Dal “Quotidiano di Puglia” del 7 luglio si apprende nel frattempo che è stato sbloccato lo stanziamento di 11 milioni di euro destinato a sostenere gli olivicoltori danneggiati dalla Xylella.

Il “Collegato”, finalmente
Intanto dal Governo arriva il via libera al “Collegato agricolo che fra le molte cose delle quali si occupa prevede l'avvio della “banca delle terre” e la liberalizzazione dei servizi agli allevatori.
I dettagli sono riportati il 5 luglio su “Italia Oggi”. Il 7 luglio “Il Sole 24 Ore” commenta l'approvazione definitiva del Collegato agricolo arrivata dopo un lunghissimo iter di quasi mille giorni.

Da “Italia Oggi” 2 luglio si apprende che l'acquisto di vegetali non rappresenta necessariamente un'attività commerciale, notizia che interessa da vicino il mondo del vivaismo che può essere così inquadrato ai fini fiscali come attività agricola.
Non è una normativa, ma solo una linea guida quella messa a punto dal ministero agricolo in tema di precision farming. Suggerimenti, spiega “Il Sole 24 Ore” del 2 luglio, che consente molti vantaggi e fra questi un minor impiego di agrofarmaci.

Questo articolo fa parte delle collezioni: