"Le previsioni sulla vendemmia 2011 parlano di un'annata eccellente, caratterizzata da un'ottima qualità delle uve, anche se segnata da una lieve diminuzione nelle quantità. Come sempre però, se il nostro vino colleziona grandi performance sul mercato, la situazione non è altrettanto rosea per i viticoltori, che continuano ad accusare i prezzi troppo bassi delle uve".
Lo afferma la Cia, Confederazione italiana agricoltori commentando le previsioni di Assoenologi sulla vendemmia 2011.
"Dopo il record storico dell'export per il vino italiano ed il sorpasso sulla produzione francese - fa notare la confederazione - continua il buon corso per il settore, fiore all'occhiello del 'made in Italy'. Ma le esportazioni in ripresa, la riduzione delle giacenze in cantina e l'incidenza degli effetti combinati della vendemmia verde e dell'estirpazione dei vigneti, non bastano ad assicurare prezzi all'origine remunerativi per i viticoltori".
"Le previsioni per la vendemmia - conclude la Cia - fanno ben sperare, ma resta la preoccupazione per la scarsa trasparenza nella formazione dei prezzi delle uve e per la redditività dei produttori, minacciata da una distribuzione non equa dei ricavi nella filiera. E' sempre più necessaria l'istituzione di un osservatorio sul prezzo delle uve, che resta il pilastro fondamentale delle produzioni vitivinicole".
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