Ridurre i costi della burocrazia, rafforzare l'aggregazione dell'offerta, migliorare la promozione verso i Paesi terzi. Sono stati questi i temi principali discussi da Fedagri-Confcooperative nel corso del Comitato nazionale del settore vitivinicolo, svoltosi a Palazzo della Cooperazione a Roma, sotto la guida del presidente del comparto Adriano Orsi.
Secondo Fedagri quest'anno i dati sulle giacenze di vino in cantina si prospettano migliori rispetto al 2010, con livelli di invenduto quasi pari allo zero, mentre i prezzi alla produzione risultano in leggero aumento sia per i bianchi che per i rossi. Nonostante questi timidi segnali di ripresa, la viticoltura in Italia continua a soffrire grandi difficoltà, aggravate dalla crisi economica i cui effetti si fanno ancora sentire soprattutto sul versante dei consumi interni, e che non possono essere risolte con il ricorso a pratiche come la vendemmia verde, dannosa perché incentiva la distruzione del prodotto invece che valorizzarlo e promuoverlo.
“In questa fase - afferma Orsi - non bastano più dispositivi velati di assistenzialismo, servono piuttosto strumenti integrati utili a sostenere il reddito dei viticoltori. In tal senso è quanto mai urgente ragionare sulla tutela del credito agricolo, prevedendo ad esempio forme di assistenza sui mutui e contributi per le aggregazioni e gli investimenti”.
“Occorre - continua Orsi - saper cogliere le opportunità che derivano da un export di vino nazionale che continua a crescere con decisione, specie negli Usa, in Canada e nei Paesi del Bric. Opportunità da cogliere migliorando i programmi di promozione verso i Paesi Terzi, al fine di poter remunerare al meglio i produttori”.
Ribadita infine la necessita di prevedere, anche in vista della prossima riforma della Pac, un ruolo di primo piano delle Organizzazioni dei produttori nella commercializzazione. Tale richiesta è contenuta in un pacchetto di proposte che Fedagri-Confcooperative, di raccordo con la cooperazione francese e spagnola, presenterà a Bruxelles nell'ambito del Gruppo Vino Ue.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Fedagri-Confcooperative