Le ultime stime di Eurostat relative ai conti economici dell’agricoltura per il 2009 rivelano che  l’anno scorso i redditi agricoli dell’Unione europea sono diminuiti mediamente dell’11,6% in termini reali e  dopo aver calcolato gli effetti dell’inflazione. Numerosi settori sono stati colpiti in maniera particolarmente dura, con un deciso crollo del 30% nel settore cerealicolo, del 24% in quello  dell’olio di oliva, del 21% in quello lattiero-caseario e del 12% in quello frutticolo.

Uno dei  principali motivi di questa flessione dei redditi è stata la diminuzione del 10,4% del valore della  produzione agricola dell’Ue.

Dal 2003, nel settore agricolo europeo si è instaurata una tendenza al ribasso che, ogni anno, ha visto i prezzi agricoli contrarsi in media del 2,1% e i prezzi al  consumo aumentare in genere del 2,5%.

Intervenendo a Bruxelles, il segretario generale del Copa-Cogeca, sig. Pekka Pesonen, ha dichiarato: “Questi dati confermano le nostre peggiori paure. Talesituazione non è sostenibile. Già prima dell’attuale crisi, i redditi agricoli corrispondevano in media al 50% dei redditi medi  di altri settori. I responsabili politici dell’Ue debbono intervenire prontamente per rimediare a  questa difficile situazione. Il Copa-Cogeca chiede l’immediata adozione di misure a favore del  settore ortofrutticolo europeo, prevedendo maggiori possibilità di ritiro. Nel settore lattiero-caseario vi deve essere una gestione oculatadelle scorte, mentre per i cereali è indispensabile ricorrere a tutti gli strumenti di gestione del mercato. Chiediamo inoltre che sia consentito  l’ammasso privato nel settore dell’olio di oliva. Nel periodo successivo al 2013 vi dovrà essere una Pac forte che mantenga i pagamenti diretti per gli agricoltori. La priorità dovrà essere il consolidamento del ruolo di produttori economici degli agricoltori. Se non vi sarà un sensibile  miglioramento della situazione di mercato, saranno sempre di più gli agricoltori che  abbandoneranno le zone rurali dell’Ue”.