Fieragricola 2010 è sempre più un evento multimediale. Dopo il portale AgricolturaOnWeb dedicato agli espositori e alle news sull’agricoltura (www.agricolturaonweb.info), che può vantare una community di oltre 70mila utenti, e la possibilità – da questa edizione numero 109 – di seguire tutti gli eventi e gli appuntamenti di Agripiazza in diretta streaming, Fieragricola ha stretto una partnership con la fondazione Learn to be free del presidente emerito della Camera dei deputati Irene Pivetti, ed è diventata il teatro per il lancio della web tv Webtobefree dedicata all’agricoltura.

Il canale tematico è promosso proprio dalla onlus fondata dall’ex presidente, una realtà per creare opportunità di lavoro per persone in difficoltà dal punto di vista economico, sociale, culturale, con particolare attenzione alle donne e agli immigrati. E proprio nel settore della produzione primaria la presenza degli immigrati è rilevante e rappresenta oltre il 10 per cento dell’intera forza lavoro in agricoltura: un 'esercito' di 90mila lavoratori, impiegati principalmente nella zootecnia e nei lavori di raccolta stagionale nell’ortofrutta.

La onlus Learn to be free (www.ltbf.it) è presente nello spazio innovativo di Agrilabor – Le professioni dell’agromeccanica: un’area di incontro fra esigenze e aspirazioni professionali, fra richieste e necessità. Si stima che nei prossimi due anni saranno circa duemila gli addetti necessari solo al segmento della meccanica in agricoltura.

"Benissimo", secondo l’on. Irene Pivetti, "coinvolgere gli studenti delle scuole per una Fieragricola che trovo elettrizzante e ricca di appeal, ma soprattutto all’altezza con la grande qualità dell’agricoltura italiana".
Qualità, tuttavia, che sui mercati non basta. "Servirebbe – ha affermato l’ex presidente della Camera dei Deputatirilanciare la comunicazione sul settore primario e pretendere, in fase negoziale fra Stati, il rispetto nella produzione anche di requisiti di sicurezza alimentare e di standard di qualità sul lavoro". Per l’agricoltura, materia europea "per la quale i protezionismi non servono», serve piuttosto «una visione strategica di largo respiro".