Commentando l'evoluzione della congiuntura vitivinicola mondiale nel corso dell'annata 2008 il direttore generale dell'Oiv (organisation internationale de la vigne et du vin), Federico Castellucci, recentemente ricondotto per un secondo mandato di altri cinque anni, ha indicato che il vigneto comunitario ha registrato un arretramento di 33 mha (migliaia di ettari) rispetto al 2007 per situarsi a 3.818 mha nel 2008.
Questo arretramento comunitario e' dovuto all'estirpazione di vigneti in Francia, in particolare nella regione di Bordeaux, con il doppio di domande di estirpazione rispetto a quelle previste, e all'effetto combinato della ristrutturazione del vigneto commerciale e dell'abbandono  delle superfici viticole marginalizzate nei nuovi Paesi aderenti all'Eu.
Sebbene la superficie del vigneto globale al di fuori dell'ue registri fra il 2007 e il 2008 una debole crescita di 5 mha dovuta soprattutto alla nuova zelanda (+ 5mha) e alla russia (+ 4 mha) la superficie viticola mondiale influenzata dall'evoluzione del vigneto comunitario diminuisce di 28 mha per raggiungere un totale di 7.861 mha. Malgrado un leggero aumento di 1 miohl (milione di ettolitri) la produzione mondiale di vino e' rimasta modesta, soprattutto per il ribasso in Francia di 4,6 miohl per un totale di 41,4 miohl, il piu' basso dal 1991.
Influenzato dagli effetti della crisi economica mondiale sui Paesi importatori, anche il consumo mondiale di vino e' diminuito di 2 miohl nel 2008 stabilizzandosi a 242,9 miohl, mentre e' aumentato negli stati uniti dove il mercato interno ha superato per la prima volta la dimensione del mercato interno italiano.
'E' evidente che la crisi economica ha giocato un ruolo in questa diminuzione della domanda globale', ha concluso Federico Castellucci