Il Pecorino Romano Dop continua a mietere aumenti e ha raggiunto gli 11,85 euro al chilogrammo di prezzo medio all'ingrosso nella seduta della Borsa Merci di Milano di ieri, 18 luglio 2022, guadagnando così 0,40 euro al chilo sul prezzo medio espresso nella seduta del 20 giugno scorso.

 

I valori del latte ovino in Sardegna - dopo aver registrato una prima ripresa in giugno - segnalano nell'ultimo mese aumenti importanti in tutta la Sardegna e per tutte le tipologie di cessione.

 

Pecorino Romano + 3,5% dal 20 giugno 2022

Il 18 luglio 2022, a Milano in Borsa Merci il tipico formaggio sardo, con cinque mesi e oltre di stagionatura e alle condizioni di franco luogo di stagionatura e Iva esclusa è stato fissato a 11,70 euro al chilogrammo sui minimi e 12,00 euro al chilo sui massimi, in crescita di 0,15 euro al chilo sull'11 luglio 2022 (+1,3%).

Si tratta del terzo aumento consecutivo dalla seduta del 27 giugno, con un prezzo che è passato dalla forchetta di 11,30-11,60 - fissata il 20 giugno fino alle quotazioni di ieri 18 luglio, che totalizzano un incremento medio complessivo di valore sui prezzi di fine giugno di 0,40 euro al chilo (+3,5%).
 
Il Pecorino Romano perviene a questi risultati dopo che solo tra fine 2021 e primi del 2022 quotava 9,70-10,00 euro al chilogrammo, registrando il 18 luglio rispetto a inizio anno un incremento medio del prezzo all'ingrosso del 20,3%, pari a 2,00 euro in più.
 
Secondo il Clal, il Pecorino Romano ha attualmente un prezzo medio su luglio 2022 di 11,72 euro al chilogrammo, ed è cresciuto del +34,29% rispetto a luglio 2021. Un vero boom, tirato - a ben leggere le quotazioni Ismea sull'Isola degli ultimi mesi - dalla domanda per l'export.

 

Latte ovino, una raffica di aumenti

Tornano in crescita i prezzi del latte ovino in Sardegna, che persistono su un livello superiore a quello dell'analogo prodotto nell'area Dop del Pecorino Romano in Lazio e Toscana: ma solo se si guarda al valore della materia prima ceduta dai pastori alla cooperazione.
 
È in aumento di 0,10 euro al litro sulla settimana precedente (+11,1%) pervenendo a 1,00 euro al litro il prezzo medio del latte ovino in Sardegna rilevato da Ismea il 15 luglio scorso, alle condizioni di franco azienda e Iva inclusa. In questo caso il prezzo prevalente è anche il prezzo medio applicato, è sempre 1,00 euro: si tratta del primo vero aumento registrato da Ismea dal 17 dicembre 2021, poiché il precedente valore di 0,90 euro al litro era stato confermato - nelle rilevazioni di AgroNotizie - l'8 aprile 2022, il 13 maggio 2022 ed il 10 giugno scorso.
 
Unica variazione - avvenuta nel frattempo e in aprile - era stata quella del prezzo massimo che era passato dai 0,95 euro al litro del dicembre scorso ad 1,10 euro dello scorso 8 aprile, senza quasi nulla cambiare però nel prezzo applicato dall'industria alla maggioranza dei pastori, visto che Ismea dava per stabile il prezzo medio e quello prevalente, attestati sullo stesso valore di 0,90 euro al litro.
 
L'8 luglio 2022 Ismea registra un prezzo del latte ovino all'ovile in Sardegna - a diverse condizioni territoriali e di mercato che raggiunge, sempre Iva inclusa, un prezzo medio stabile sulla settimana precedente di 1,25 euro al litro. Ma AgroNotizie rileva come questo prezzo sia cresciuto di 0,10 euro al litro rispetto al 17 giugno (+8,7%), quando Ismea rilevava questo stesso valore a 1,15 euro al litro. Per altro, proprio in quella data, questo prezzo riportava un altro aumento del 4,5% sulla settimana precedente. Questo prezzo medio dal primo aprile 2022 al 18 luglio 2022 ha guadagnato 0,28 euro al litro (+28,9%).
 
Solitamente questa tipologia di prezzo - senza valore prevalente - è quella che si realizza nella contrattazione tra pastori e cooperative di trasformazione e ha un valore più elevato, poiché inclusivo del prezzo di saldo, anche se ai pastori soci parte del prezzo viene in realtà corrisposto come forma di partecipazione agli utili.

 

Da quanto rileva AgroNotizie, il prezzo medio del latte ceduto dai pastori alle cooperative ha conosciuto nei mesi scorsi una dinamica piuttosto veloce: era di 0,97 euro al litro il primo aprile scorso (0,85 euro sui minimi e 1,10 euro sui massimi) ed era già cresciuto del 14,1% sul 10 dicembre 2021. E rispetto al 1° aprile, il 6 maggio 2022 - data di un altro ultimo aumento - con 1,10 euro al litro aveva guadagnato il 13,4%.