Il Pecorino Romano Dop continua a mietere aumenti e ha raggiunto gli 11,30 euro al chilogrammo di prezzo medio all'ingrosso sulla piazza di Milano nella seduta di ieri, 13 giugno 2022, della Borsa Merci. I valori del latte ovino registrano una battuta d'arresto, circostanza che aggrava il problema ormai noto dell'aumento dei costi di produzione, comune a tutti gli allevamenti, e del calo di resa e produzione delle greggi sarde, legato a siccità invernale e blue tongue.
Pecorino Romano + 14,72% da dicembre 2021
Ieri, 13 giugno 2022, a Milano in Borsa Merci il tipico formaggio sardo, con cinque mesi e oltre di stagionatura e alle condizioni di franco luogo di stagionatura e Iva esclusa è stato fissato a 11,15 euro al chilogrammo sui minimi e 11,45 euro al chilo sui massimi, in crescita di 0,10 euro al chilo sul 6 giugno 2022 (+0,9%).
Si tratta del terzo aumento consecutivo dalla seduta del 30 maggio, con un prezzo che è passato dalla forchetta di 10,85-11,15 - fissata il 9 maggio e mantenuta fino al 23 del mese scorso - fino alle quotazioni di ieri, che totalizzano un incremento medio complessivo di valore sui prezzi di maggio di 0,30 euro al chilo (+2,73%).
Il Pecorino Romano perviene a questi risultati dopo che solo tra fine 2021 e primi del 2022 quotava 9,70-10,00 euro al chilogrammo, registrando ieri rispetto a inizio anno un incremento medio del prezzo all'ingrosso del 14,72%, pari a 1,45 euro in più sia sui minimi che sui massimi.
Secondo il Clal, il Pecorino Romano ha attualmente un prezzo medio su giugno 2022 di 11,25 euro al chilogrammo, ed è cresciuto del 30,81% rispetto a giugno 2021. Un vero boom, tirato - a ben leggere le quotazioni Ismea sull'Isola degli ultimi mesi - dalla domanda per l'export. Non a caso, secondo una nota del Consorzio di Tutela, presente quest'anno al Fancy Summer Food di New York, gli Usa sono un mercato estero che segna da quest'anno "un ritorno alla normalità", e resta il più importante in assoluto "con oltre il 40% di prodotto assorbito".
Il latte ovino è stabile
Al contrario, nonostante la performance di tutto rispetto del formaggio tutelato, permane asimmetrica la dinamica del prezzo del latte ovino in Sardegna.
Resta stabile sulla settimana precedente a 0,90 euro al litro il prezzo medio del latte ovino in Sardegna rilevato da Ismea il 10 giugno scorso, alle condizioni di franco azienda e Iva inclusa. Le quotazioni sono comprese tra un minimo di 0,85 euro al litro ed un massimo di 1,10 euro. Ma il prezzo prevalente, che è anche il prezzo medio applicato, resta ancorato a 0,90 euro, lo stesso registrato sempre da Ismea il 17 dicembre 2021, l'8 aprile 2022 e il 13 maggio scorso.
Unica variazione - avvenuta peraltro in aprile - è quella del prezzo massimo che era passato dai 0,95 euro al litro del dicembre scorso ad 1,10 euro dello scorso 8 aprile, senza quasi nulla cambiare però nel prezzo applicato dall'industria alla maggioranza dei pastori, visto che Ismea dava e dà ancora per stabile il prezzo medio e quello prevalente, attestati sullo stesso valore.
Il 10 giugno 2022 Ismea registra un prezzo del latte ovino all'ovile in Sardegna - a diverse condizioni territoriali e di mercato - che si attesta su 1,00 euro al litro sui minimi e 1,20 euro sui massimi, sempre Iva inclusa, e per un prezzo medio stabile sulla settimana precedente pervenuto a 1,10 euro al litro.
Solitamente questa tipologia di prezzo - senza valore prevalente - è quella che si realizza nella contrattazione tra pastori e cooperative di trasformazione e ha un valore più elevato, poiché inclusivo del prezzo di saldo, anche se ai pastori soci parte del prezzo viene in realtà corrisposto come forma di partecipazione agli utili. Da quanto rileva AgroNotizie, questo prezzo è fermo da oltre un mese.
Il prezzo medio del latte ceduto dai pastori alle cooperative ha conosciuto nei mesi scorsi una dinamica piuttosto veloce: era di 0,97 euro al litro il primo aprile scorso (0,85 euro sui minimi e 1,10 euro sui massimi) ed era già cresciuto del 14,1% sul 10 dicembre 2021. E rispetto al 1° aprile, il 6 maggio 2022 - data dell'ultimo aumento - con 1,10 euro al litro ha guadagnato il 13,4%.