Continua la rincorsa dei prezzi in questo finale di campagna lattiero casearia della filiera ovina sarda. Se non tornano a crescere lunedì le quotazioni del Pecorino romano Dop in Borsa merci a Milano, dove hanno trovato conferma quelle già elevate del 21 giugno scorso, in Sardegna l'Ismea ha annunciato il 28 giugno un nuovo passo in avanti del prezzo del latte ovino, registratosi il 25 giugno nell'ordine del 2,6% nella stessa osservazione che aveva riportato un importante incremento del +15,6% il 4 giugno scorso e del 2,7% il 18 giugno.
 

Prezzo del Pecorino romano torna stabile

Il 28 giugno 2021, in Borsa merci a Milano il Pecorino romano Dop con cinque mesi di stagionatura e più, alle condizioni di "franco magazzino di stagionatura" Iva esclusa, è stato fissato a 8,55 euro al chilogrammo sui minimi e ad 8,75 euro sui massimi, registrando stabilità sulla precedente seduta del 21 giugno. L'ultimo incremento - di 0,10 euro al chilo - era giunto proprio nella seduta di lunedì della scorsa settimana (+1,10%), sugli stessi prezzi - la forchetta 8,45-8,65 - ininterrottamente mantenuti dal 19 aprile scorso in avanti.

A questo punto il prezzo medio su base annua raggiunto dal Pecorino romano a giugno 2021 - secondo il Clal - è di 8,34 euro al chilogrammo, il 14,72% in più rispetto a quello espresso nello stesso mese del 2020. Il valore medio su base mensile del Pecorino romano a giugno 2021 sale così a 8,60 euro al chilogrammo, in crescita dello 0,58% su maggio scorso. Il prezzo medio di giugno 2021 è a questo punto superiore del 17,01% rispetto a quello dello stesso mese del 2020, quando il formaggio tutelato era attestato ad un valore medio di 7,35 euro al chilogrammo.

Il Clal ha reso anche noti i dati aggiornati a fine maggio sulla produzione di Pecorino romano Dop nella campagna in corso.
Tra ottobre 2020 e maggio 2021 - non rivelati ancora i quantitativi di latte ovino sardo conferiti - si registra una produzione certificata pari a 28.968 tonnellate di formaggio, il 9,9% in più sul periodo ottobre 2019-maggio 2020.
 

Latte ovino, prezzi di nuovo su +2,6%

Secondo Ismea il valore del latte ovino in Sardegna, al lordo dell'Iva e franco azienda, in una delle rilevazioni del 25 giugno scorso, oscilla tra un minimo di 0,85 euro al litro ed un massimo di 1,10 euro al litro, in media a 0,975 euro al litro. La crescita media sull'analoga quotazione del 18 giugno - prezzi monitorati da AgroNotizie il 22 giugno scorso - è del 2,6%, trascinata anche in questo caso dalla crescita di 0,05 euro al litro dei soli valori massimi, che passano da 1,05 a 1,10 euro al litro.

Si tratta delle stesse situazioni territoriali e di mercato che Ismea aveva già dato in crescita il 4 giugno del 15,6% sui prezzi monitorati da AgroNotizie dal 16 aprile al 28 maggio scorsi, quando si erano rilevati valori di 0,75-0,85 euro al litro, confermando poi l'aumento del 4 giugno l'11 giugno successivo nelle quotazioni della forchetta 0,85-1,00 euro, prezzo medio 0,92 euro al litro, per poi aumentare ancora del 2,7% lo scorso 18 giugno, prezzo medio di 0,95 euro al litro.

Sempre il 25 giugno scorso Ismea rileva poi i prezzi del latte ovino in Sardegna, in una diversa situazione territoriale e di mercato, a 0,75 euro al litro sui minimi e 0,90 sui massimi, per un prezzo medio di euro 0,87 al litro, ed un prezzo prevalente di 0,80 euro al litro, tutti valori sostanzialmente stabili sin dalla rilevazione del 16 aprile scorso.

Per ogni riferimento ai prezzi precedenti di latte ovino e Pecorino romano è possibile consultare l'articolo della settimana scorsa di AgroNotizie.