A gennaio è diventato obbligatorio per tutti i veicoli l'adozione del sistema satellitare e della registrazione dei dati di viaggio, obbligo già in vigore peri i veicoli di nuova immatricolazione dal 2007.
'Siamo sempre sotto controllo con il gps', dichiara il presidente di Assotrabe Carlo Caponi, 'ma serve a poco. Ci sono sempre pochi controlli soprattutto nella fase di carico e scarico degli animali e riguardo alle soste. Da Roma in giù i veterinari stentano a controllare le condizioni e la densità di carico degli animali diretti ai macelli'.
E ancora: 'Stiamo perdendo commesse a favore di chi non rispetta le regole spesso stranieri, piccoli autotrasportatori che devono sottostare alle richieste dei committenti. Noi che abbiamo i mezzi e applichiamo il regolamento perdiamo il lavoro. Non lo troviamo giusto. I più penalizzati siamo stati noi italiani poiché nel nord Europa i viaggi sono corti. E' stato anche un modo per favorire la vendita della carne piuttosto che il commercio di animali vivi. Adesso', dichiara Caponi ad Agrisole, ' il regolamento deve funzionare e bisogna fare i controlli'.
Uniceb ha scritto al ministro Sacconi, al Sottosegretario Francesca Martini e al ministro Zaia perché il Governo intervenga su Bruxelles, così come stanno facendo Francia e Spagna, per evitare una modifica del regolamento e i 'pesanti contraccolpi alla zootecnia in Italia. Secondo il Presidente di Uniceb, Renzo Fossato, dimezzare i tempi di percorrenza e diminuire le densità di carico come vorrebbe la Commissione Europea sarebbe dannoso: viaggiare con camion mezzi vuoti non farebbe bene agli animali e nemmeno all'economia delle imprese. Per questo Uniceb chiede al Governo italiano di sostenere in sede comunitaria un rinvio del progetto di modifica delle regole. L'Italia', dice Fossato, 'gioca una partita cruciale dal momento che ha una assolutà necessità di approvvigionarsi di animali vivi dall'estero'.