Il decreto del ministero della Salute 2 febbraio 2008 (GU n. 79 del 3-4-2008) rende obbligatoria su tutto il territorio nazionale l'esecuzione del Piano di controllo di Salmonella Enteritidis e Typhimuriums nelle galline ovaiole della specie Gallus Gallus. Il Piano ha durata triennale, dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010, e si propone di ridurre nel territorio nazionale la prevalenza di infezione del 10% ogni anno. Le regioni e province autonome predispongono indirizzi per disciplinare l'attuazione degli interventi previsti nell'allegato I, verificandone l'applicazione.
Gli Istituti zooprofilattici sperimentali comunicano tempestivamente all'azienda sanitaria locale competente per territorio, alla regione nonchè al ministero della Salute gli esiti positivi di tutti gli esami di laboratorio da essi effettuati nel corso dell'espletamento delle attività del piano. Per gli animali abbattuti e distrutti da parte del Servizio veterinario ufficiale è concessa al proprietario o al soccidario un'indennità purchè il campionamento sia stato effettuato ufficialmente e secondo le modalità previste dal Piano.
Il programma si basa sullo schema di monitoraggio stabilito dal Regolamento CE 1168/2006 che prevede campionamenti da effettuarsi su iniziativa dell'allevatore (autocontrollo) e controlli ufficiali da eseguirsi presso l'azienda. Le misure di controllo consistono nell'abbattimento o nella macellazione dei gruppi risultati positivi e nella vaccinazione degli animali utilizzati per ripopolare un capannone che ospitava nel precedente ciclo un gruppo risultato positivo.
Le infezioni da salmonella rappresentano in Italia, come negli altri Paesi industrializzati, una delle principali cause di malattia a trasmissione alimentare nell'uomo, e gli alimenti di origine avicola, uova e ovo prodotti in particolare, vengono ascritti fra le principali cause di infezione. In Italia la prevalenza di Salmonella Enteritidis e Typhimuriums stimata sulla base di criteri comunitari è risultata pari a 8.1%. L'obiettivo del Piano è di ridurla progressivamente nel triennio fino a scendere al 6%.