E' stato predisposto da Ortofrutta Italia laccordo interprofessionale kiwi 2016-2018 che ricalca nel suo testo il percorso avviato da quattro anni e ribadisce la necessità di alimentare un processo di miglioramento qualitativo di sistema per tutto il kiwi italiano.

In particolare, l'Organizzazione sottolinea l'importanza di porre la massima attenzione all’inizio del periodo di commercializzazione che, a causa delle raccolte e delle spedizioni sempre più anticipate, si sta sempre più caratterizzando con una forte diminuzione di valore di tutto il kiwi di produzione nazionale rispetto a quello dell’altro emisfero, e inoltre è ormai ben evidente che, con il solo rispetto delle norme di commercializzazione in vigore, il differenziale organolettico a sfavore della produzione italiana è nettamente percepito dai consumatori.

Il Comitato di prodotto kiwi di Ortofrutta Italia, nel predisporre l’accordo interprofessionale 2016-2018 ha tenuto conto soprattutto di questa difficile situazione commerciale, ma anche del forte aumento delle superfici di questa produzione che se non innalza la propria “reputazione commerciale” nei mercati internazionali, confrontandosi con quella consolidata delle produzioni dell’emisfero australe, rischia seriamente un tracollo reddituale di tutta la filiera e in particolare della produzione agricola.

Il costante confronto con il prodotto di altre provenienze, impegna i rappresentanti della filiera che compongono l’Oi, ad attuare, oltre ad un accordo di miglioramento qualitativo, anche una nuova fase di qualificata informazione tecnica verso i vari operatori professionali e una forte sollecitazione alle Istituzioni preposte per adeguati controlli sulla qualità del prodotto e del suo condizionamento.

Un accordo, quindi, che si caratterizza innanzitutto con una visione pluriannuale in continuità con il percorso già effettuato e per il raggiungimento degli obiettivi concordati. Inoltre, si concentra in poche e semplici regole di aumento qualitativo del prodotto, puntando alla definizione di un grado zuccherino più alto della norma e con la giusta durezza (quest’ultimo parametro non è neanche previsto nelle norme europee di qualità) e, infine, focalizza l’attenzione sulla determinazione delle giuste date di spedizione per l’esportazione, ritenendo quest’ultima il canale di sviluppo principale e in cui va quindi recuperata l’immagine complessiva del kiwi italiano sui diversi mercati internazionali, con un prodotto adeguato alla migliore immissione al consumo.

Dentro questo percorso e consapevole della non breve tempistica richiesta dalle norme comunitarie e nazionali nonché dall’incrocio con la condizione giuridica di base, determinata dal rinnovo del riconoscimento ad Ortofrutta Italia, il Consiglio di amministrazione, a maggioranza, ha anche fatto richiesta al Mipaaf dell’estensione delle regole concordate nell’accordo interprofessionale.

Scarica il testo dell’accordo kiwi 2016-2018 in formato .Pdf