Il focus va ad analizzare il tema della carenza di sostanza organica, ormai all’ordine del giorno in Italia, Emilia Romagna, e in particolare nell’area romagnola. La sostanza organica è un punto fondamentale della fertilità dei suoli in quanto migliora la struttura fisica del terreno, la capacità di ritenzione idrica e la lavorabilità, la dotazione di elementi nutritivi e la loro efficienza di utilizzazione.
“Per la sperimentazione è stata utilizzata la lattuga gentilina del tipo a cespo non chiuso – spiega Caviro in un comunicato stampa - Un'orticola esigente in fatto di sostanza organica ben decomposta ed elementi della fertilità, a ciclo breve, sensibile a eventuali fenomeni di fitotossicità”.
Lo schema sperimentale è stato composto da tre ripetizioni a blocchi randomizzati, parcelle di 40 metri quadrati, irrigate al bisogno. Sono due le tipologie del compost: l’ammendante compostato misto, derivante dalla raccolta di materiale verde, sfalci, potature, scarti vegetali, con aggiunta di scarti agroindustriali, e quello compostato verde, derivante esclusivamente da sfalci e potature del verde pubblico, indicato per le coltivazioni biologiche.
I risultati nel triennio sono evidenti. E’ emerso un considerevole aumento della sostanza organica nel terreno, trattato con le due diverse tipologie di ammendanti, maggiore a parità di dosaggio nell’ammendante compostato verde. Le risposte produttive sono state superiori nel caso dell’utilizzo dell’ammendante compostato misto.