Dopo circa un anno incontriamo Luigi Taraborrelli, co-amministratore delegato di Tradecorp Italia, azienda leader nel mondo dei fertilizzanti, per conoscere risultati acquisiti e prospettive per il 2008.
 
Come si è chiuso il 2007?
“A conferma delle previsioni, è stato un anno positivo anche al di là delle aspettative, con un incremento del 40% del fatturato. Questo risultato ci ha consentito di consolidare la sua posizione tra le più importanti società interessate alla nutrizione in agricoltura. Il Catalogo ha al suo interno una gamma completa di prodotti nutrizionali, correttori e ammendanti, tale da soddisfare tutte le colture presenti sul territorio nazionale. La mia attività non si ferma solo all’Italia, ma comprende anche un’area che va dalla Grecia alla Bulgaria, la Romania, la Slovenia, la Croazia, ormai tutti in area Comunità europea".
 
A partire da questi ottimi presupposti, come vi proporrete sul mercato da qui al prossimo futuro?
“Tra gli obiettivi principali, vorrei sottolinearne due. Il primo, mantenere - ove possibile - i prezzi dei prodotti allo stesso livello dell’anno precedente, visto il drammatico e continuo aumento del costo dei fertilizzanti. In secondo luogo, continuare a sviluppare una politica di innovazione nella fertilizzazione su importanti colture di pieno campo quali frumento, mais patata, pomodoro, sulle quali l’impiego intelligente dei concimi starter alla semina a bassi dosaggi, o l’impiego di acidi umici e fulvici, in presemina e/o post trapianto, seguiti da un programma nutrizionale di minima, come l’utilizzo di Folur su frumento, in miscela con i diserbanti, e/o in miscela con i fungicidi alla spigatura, permettono di massimizzare le produzioni migliorando la qualità.
Può fare un esempio pratico?
“In Puglia, Emilia Romagna e Marche, si è operato su frumento con un programma di miglioramento in qualità e produzione. Il solo impiego programmato di due prodotti come Turboseed e Folur ha permesso in media di ottenere un incremento produttivo di 4-5 quintali per ettaro (quantità maggiori di prodotto rispetto alle raccolte “standard”) e un incremento di contenuto proteico di oltre il 10% (qualità elevata per le domande del mercato). Un piccolo conto economico evidenzia una redditività di tre volte il costo dei prodotti. E se pensiamo che la normalità è quasi un pareggio contabile…”.
 
Quali sono i punti cardine che vi guideranno nelle strategie del nuovo anno?
“Le nostre linee guida: impegno, qualità, certezza dei risultati per gli utilizzatori, prezzi concorrenziali, programmazione. Introdurremo nuovi prodotti: 4 formulati a base di fosfiti nella linea Trafos, più altri due, Tradecorp Az Jaguar e Tradecorp AZ Plus, chelati innovativi per la clorosi (Jaguar) e ricchi di aminoacidi e microelementi (Az Plus), adatti a quasi tutte le colture, ma non generici”.
 
E sul mercato estero?
“Daremo un forte impulso al mercato rumeno, vista la particolare richiesta di prodotti mirati per frumento e colza. Data la forte vocazione agricola del Paese, si prevede un forte incremento della nostra presenza. Per quanto riguarda i Balcani, la crescita sarà più lenta ma costante per le grosse performance. La Grecia seguirà l’andamento italiano, soprattutto per l’orticoltura e le colture sotto serra”.
 
A cura di Stefano Carlini