Dopo la lunga parentesi dedicata alle “sventure” degli agrofarmaci e delle colture geneticamente modificate, registriamo  l'approvazione comunitaria di un nuovo prodotto che cercherà di colmare almeno qualche lacuna lasciata dalle numerose revoche e limitazioni degli anni passati.


Un nuovo fungicida per i cereali

Si tratta dell'Isopyrazam, un fungicida sviluppato da Syngenta e attualmente autorizzato nel Regno Unito, Irlanda, Paesi bassi, Austria e Romania e in corso di registrazione in altri paesi del Centro Europa (tra cui Belgio, Repubblica ceca, Ungheria), Nord Europa (Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Svezia), ma anche nel Sud Europa (ad esempio Spagna). La sostanza attiva viene utilizzata per il contenimento delle malattie dei cereali ma, poiché fuori Europa (es Nuova Zelanda) è autorizzato anche su pomacee, non sono esclusi ulteriori sviluppi futuri.
Attualmente non è autorizzato in Italia, ma vista la velocizzazione delle procedure di mutuo riconoscimento impressa dal nuovo regolamento 1107/2009, non saremmo sorpresi di vederlo a breve sui nostri campi.

Come sempre qualche criticità

Anche per sostanze attive allo stato attuale dell'arte, la valutazione comunitaria ha evidenziato alcune criticità di cui le autorità dovranno tenere conto nella valutazione della documentazione relativa ai formulati:
  • rischio per gli organismi acquatici
  • rischio per i lombrichi in condizioni particolari (situazioni di no-tillage o reduced tillage)
  • alla protezione delle acque sotterranee quando la sostanza viene impiegata in regioni esposte a rischi in relazione alla natura dei suoli e/o alle condizioni climatiche.
Entro marzo 2015 il notificante dovrà presentare alle autorità comunitarie (Commissione, Efsa) e nazionali (nel caso dell'Italia il ministero della Salute) informazioni sulla rilevanza dei metaboliti CSCD 459488 e CSCD 459489 per le acque sotterranee.

Ricominciano le proroghe

All'accelerazione delle procedure di mutuo riconoscimento si contrappone talvolta la complessità dei processi di valutazione: per due sostanze attive (ametoctradin di BASF e fosfonato di disodio di ISK) non sono bastati quattro anni per concludere l'iter di approvazione europea (la domanda è stata presentata per entrambe nel 2008), così è stato necessario prorogare con una decisione comunitaria la scadenza delle autorizzazioni provvisorie rilasciate negli Stati membri (ametoctradin: Belgio, Germania, Estonia, Francia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi e Romania – risultano invece in corso in Austria, Irlanda, Italia, Slovenia e Regno Unito; fosfonato di disodio: Francia e Italia – risulta invece in corso in Spagna).
Una peculiarità: nella banca dati comunitaria il fosfonato di disodio risulta autorizzato in Francia e in Italia, ma da noi non compare nel database del Ministero della Salute. Non sarebbe tuttavia il primo errore che troviamo nei siti comunitari...

Per saperne di più


Regolamento di esecuzione (UE) n. 1037/2012 della Commissione, del 7 novembre 2012, che approva la sostanza attiva isopyrazam in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei pro

Decisione di esecuzione della Commissione, del 30 ottobre 2012, che consente agli Stati membri di prorogare le autorizzazioni provvisorie concesse per le nuove sostanze attive ametoctradin (inizialmente con il codice di sviluppo BAS 650 F nella domanda) e e fosfonato di di sodio