Accanto alla sua serra situata a Venlo, il produttore olandese di pomodori Joep Raemakers ha realizzato nel settembre 2007 anche una serra molto particolare, destinata alla produzione di quelli che l'agricoltore ha denominato pomodori Sunny Tom. La nuova struttura non è proprio una serra normale, ma rappresenta in realtà la sorprendente dimostrazione di un progetto che va sotto il nome di Greenportkas e sul quale si stanno concentrando gli interessi di tutto il settore agricolo. La struttura realizzata a Venlo è un caso di scuola che dimostra come visione, coraggio e intelligenza possano permettere di risolvere in modo pulito e sostenibile il problema energetico.
Joep Raemakers ha dovuto vedersela, come molti produttori agricoli, con una bolletta del gas sempre più salata, che è arrivata anche a 200 mila euro l'anno. Interessato già da tempo alle fonti alternative di energia, Joep ha cominciato seriamente a darsi da fare per trovare un sistema che gli permettesse di immagazzinare nel terreno il caldo estivo, per poterlo riutilizzare durante l'inverno. A novanta metri di profondità nel terreno egli ha realizzato una riserva separata di caldo e freddo. L'energia solare in eccesso viene incanalata nel sottosuolo, dove di norma la temperatura è di sei gradi Celsius. Mediante il trasferimento di energia, la temperatura sale fino a 25 gradi, un calore che viene mantenuto per tutto l'inverno.
A quel punto, Joep aziona lo scambiatore di calore e l'acqua del terreno, così riscaldata, viene pompata fino alla superficie coltivata, dove contribuisce a riscaldare la serra. Grazie ad una seconda riserva, anche l'acqua naturalmente fredda del terreno viene conservata nel Greenportkas, rimanendo disponibile per essere utilizzata come raffreddamento durante l'estate, senza più bisogno di accendere i condizionatori d'aria. Attraverso questo sistema, Joep Raemakers spera di poter risparmiare fino a due milioni di metri cubi di gas ogni anno, cosa che abbatterebbe notevolmente i suoi costi energetici, trattandosi di un volume pari al 35% dell'energia totale attualmente consumata. Oltre al risparmio sulla bolletta, il sistema, che consente un rapido passaggio dal raffreddamento a riscaldamento, potrebbe servire anche al mantenimento della giusta temperatura all'interno della serra, con riflessi positivi sulle coltivazioni. Ma c'è di più. In confronto con una serra tradizionale, infatti, il nuovo prototipo può tenere sempre le finestre chiuse, proteggendo con ciò assai più efficacemente le colture dall'ingresso di insetti e altri parassiti e contribuendo così non solo ad abbattere anche i costi per i fitofarmaci, ma pure ad ottenere pomodori più sani. Infine, Joep è diventato a sua volta un fornitore di energia, potendo immettere nella rete del suo quartiere tutto il surplus energetico non utilizzato dalla sua azienda. Il risparmio energetico che ne deriva per tutto il circondario è in grado di ripagare completamente l'investimento nel giro di 5-6 anni.