La seconda delle caratteristiche, cioè l'intelligenza, non pare infatti sia particolarmente esaltata nella scelta della vincitrice. Anche la cultura non brilla quanto a punteggi, men che meno quella in materia di agricoltura.
Qualcosa di diverso è avvenuto in Uganda, ove la vincitrice del concorso di bellezza nazionale ha piazzato il colpo decisivo alle concorrenti rispondendo correttamente a una domanda che la giuria aveva posto sugli Ogm. "Sono organismi geneticamente modificati, ottenuti unendo dna differenti per ottenere piante più resistenti a durature", questa la risposta di Zahara Nakiyaga, la quale deve essere stata particolarmente attenta durante la settimana di approfondimento organizzata dall'Ubic, acronimo di Uganda Biosciences Information Center. Questo ha infatti ospitato per una settimana le ragazze partecipanti al concorso, facendo fare loro una full immersion con gli stivali in mezzo ai campi coltivati.
"Ho imparato così tante cose - ha detto Zahara Nakiyaga - inclusi i benefici dell'agricoltura moderna. Nel mio anno di regno voglio passare tutte queste informazioni ad altri giovani".
Lesson number one: a livello sociale pare che in Uganda l'agricoltura sia tenuta molto più in debita considerazione di quanto avvenga in Italia.
Lesson number two: le biotecnologie non sono guardate con l'odio ideologizzato che usualmente affligge il dialogo qui in Europa.
Lesson number three: le persone belle possono essere premiate anche perché hanno un cervello e lo sanno pure usare bene.
Ci se ne ricordi magari alla prossima cerbiatta dagli occhi lucidi che qui nel Belpaese sparerà banalità sulla pace nel Mondo, mentre magari sta pensando solo a come irretire qualche ricco calciatore una volta indossata la coroncina della bellezza.
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Fonte: Isaaa - International Service for the Acquisition of Agri-biotech Application