Il vivaismo frutticolo italiano fa scuola in Egitto: sono stati siglati due accordi commerciali tra Italia ed Egitto che vedono protagonisti il Covip, Consorzio vivaistico pugliese, e Belco Company, una delle più grandi imprese egiziane di produzione/esportazione di ortofrutta.

Secondo quanto precisa il periodico "Corriere Ortofrutticolo", edito da Gemma Editco, il primo accordo, già firmato, prevede la fornitura a Belco di materiale genetico certificato per la costituzione di un vivaio sperimentale sulla Desert Road, tra Il Cairo e Alessandria, di pesche, nettarine e albicocche con attenzione alle varietà precoci.

L'accordo della durata di cinque anni sarà già operativo entro pochi mesi: "Si stanno già preparando i terreni vergini su cui impiantare il campo sperimentale che diventerà l'unico esempio di vivaio organizzato presente in Egitto in campo frutticolo" dice Mario Morini, ideatore dell'operazione e consulente agroalimentare.

"L'importanza di questo accordo - afferma Morini - che vede impegnata una delle principali company egiziane e il suo presidente Sherif El Beltagy, numero uno anche degli esportatori di quel Paese, e una nostra realtà vivaistica di primo livello, la dice lunga sulla volontà dell'Egitto di puntare sulle varietà precoci per incrementare e dare più qualità al suo export".

Il secondo accordo, non ancora formalmente chiuso, prevede la fornitura sempre da parte del Covip ma ad una realtà ancora da identificare di 25 milioni di piante di ulivo, l'80% destinate alla tavola e il resto alla produzione di olio: "L'olivicoltura egiziana - sottolinea Morini - é già sviluppata ma per le olive da tavola il Paese non è autosufficiente e ci sono forti richieste di prodotto anche dall'area del Golfo e del Medio Oriente. Prevediamo di chiudere questo accordo entro la primavera 2009".