Maltempo, in Veneto si contano i danni
Coldiretti segnala danni alle strutture, serre e vigneti tra Padova e Venezia. Vivai della Riviera piegati dal vento
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Il 7 luglio un violento nubifragio si è abbattuto sul Veneto
Fonte foto: © Patryk Kosmider - Fotolia
Anche l’agricoltura ha subito gli effetti del violento nubifragio che si è abbattuto sul Veneto la sera del 7 luglio.
Lo rende noto Coldiretti Veneto elencando i Comuni colpititra Padova e Venezia.
In particolare le aziende della cintura urbana e delle Terme Euganee con parte dell’area collinare. Il vento forte e la bomba d’acqua hanno lasciato il segno sia sulle strutture che sulle colture, questa volta soprattutto frutteti e vigneti. Interessate le realtà agricole padovana immediata periferia: Noventa, Vigonza, Cadoneghe, Vigodarzere, Selvazzano, Ponte San Nicolò, Selvazzano, Rubano, ma anche di Abano e Montegrotto e in parte Teolo, Arquà, Galzignano e Torreglia.
I danni più rilevanti li ha fatti il vento forte che ha scoperchiato alcune serre e altre strutture come ricoveri attrezzi, piccoli allevamenti o scorte per gli animali. Danneggiati anche alcuni tetti di abitazioni e di altri edifici annessi alle aziende. Le raffiche di oltre 100 chilometri all’ora che hanno sferzato il territorio hanno abbattuto numerosi alberi, fra i quali diverse piante da frutto con danni alla produzione nel pieno della stagione. Molti i filari di vigneti piegati dal vento forte nella zona collinare. Nella fascia urbana e nell’Alta Padovana invece sono stati sferzati dal vento ettari di coltivazioni di tabacco, ortaggi e altri seminativi.
Nel veneziano è la Riviera del Brenta con serre e impianti florovivaistici a lamentare problemi. Nei comuni Stra, Fiesso d’artico, Vigonovo e Campolongo Maggiore sono state piegate piante e fiori oltre diverse strutture letteralmente volate via.
Coldiretti sta raccogliendo le segnalazioni in queste ore e provvederà a comunicare all’Avepa l’elenco delle zone segnate dall'evento atmosferico.
Lo rende noto Coldiretti Veneto elencando i Comuni colpititra Padova e Venezia.
In particolare le aziende della cintura urbana e delle Terme Euganee con parte dell’area collinare. Il vento forte e la bomba d’acqua hanno lasciato il segno sia sulle strutture che sulle colture, questa volta soprattutto frutteti e vigneti. Interessate le realtà agricole padovana immediata periferia: Noventa, Vigonza, Cadoneghe, Vigodarzere, Selvazzano, Ponte San Nicolò, Selvazzano, Rubano, ma anche di Abano e Montegrotto e in parte Teolo, Arquà, Galzignano e Torreglia.
I danni più rilevanti li ha fatti il vento forte che ha scoperchiato alcune serre e altre strutture come ricoveri attrezzi, piccoli allevamenti o scorte per gli animali. Danneggiati anche alcuni tetti di abitazioni e di altri edifici annessi alle aziende. Le raffiche di oltre 100 chilometri all’ora che hanno sferzato il territorio hanno abbattuto numerosi alberi, fra i quali diverse piante da frutto con danni alla produzione nel pieno della stagione. Molti i filari di vigneti piegati dal vento forte nella zona collinare. Nella fascia urbana e nell’Alta Padovana invece sono stati sferzati dal vento ettari di coltivazioni di tabacco, ortaggi e altri seminativi.
Nel veneziano è la Riviera del Brenta con serre e impianti florovivaistici a lamentare problemi. Nei comuni Stra, Fiesso d’artico, Vigonovo e Campolongo Maggiore sono state piegate piante e fiori oltre diverse strutture letteralmente volate via.
Coldiretti sta raccogliendo le segnalazioni in queste ore e provvederà a comunicare all’Avepa l’elenco delle zone segnate dall'evento atmosferico.
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