Ager sc, da AGricoltura e Ricerca, nasce nel 1993 per la realizzazione di progetti di ricerca, di gestione e pianificazione nei diversi settori del comparto agro-alimentare e ambientale.

Parte del Comitato tecnico-scientifico di Magis, i suoi fondatori, si occupano di ricerca applicata, assistenza tecnica e consulenza focalizzata, in particolare, sulla viticoltura ed enologia.

Come previsto dal protocollo Magis, il monitoraggio dei vigneti ricorre a metodi di indagine propri della Viticoltura di precisione (Vp). Una metodologia nuova che rappresenta, ad oggi, l’insieme delle tecniche e tecnologie capaci di attuare una gestione agricola razionale e fortemente orientata alla sostenibilità e valorizzazione del terroir.

Il monitoraggio ambientale, permette di modulare ogni operazione colturale sulla base delle effettive necessità rilevate in ogni singolo appezzamento raggiungendo, come fine ultimo, la valorizzazione della tipicità del prodotto, l’ottimizzazione dei fattori produttivi, la tracciabilità e una maggiore efficienza ed eco-compatibilità di processo.

Le informazioni raccolte con la VP, permettono di elaborare un quadro completo della qualità del vigneto e delle uve e, di conseguenza, impostare una gestione colturale razionale.

Questo tipo d'indagine applicata a zone omogenee di appezzamenti, porta con sé il ricorso sempre maggiore, a tecnologie finalizzate ad interventi agronomici ad intensità variabile (VTR), - ossia basati sulle effettive necessità della coltura e sulle proprietà chimiche, fisiche e biologiche del suolo - ndr -.

Ciò, è possibile grazie alla realizzazione di mappe georeferenziate, elaborate sulla base di indici di vigore correlati a rilevazioni puntuali effettuate nel vigneto ed interpretati da esperti agronomi ed enologi in funzione di specifici obiettivi.

La Vp all’interno del progetto Magis, utilizza strumenti quali il Gps (Global positioning system), il Gis (Geografic information systems) ed il Proximal sensing (rilevamento prossimale o vicino) capaci di garantire elevata precisione e accuratezza del dato.

Ad esempio, in un vigneto a spalliera di 6mila piante per ettaro, sarà possibile indagare con rilevamenti prossimali, 12mila metri quadrati di foglie per ettaro contro i 2.500 di un rilevamento remoto.

Ne scaturiscono mappe di vigore relative ai vigneti, da cui è possibile derivare ulteriori mappe riportanti parametri quali-quantitativi delle produzioni dove trovano evidenza le aree omogenee presenti all’interno del vigneto.

Dall’interpretazione dei dati vengono quindi redatte mappe di prescrizione, utilizzabili in funzione del tipo di gestione aziendale del vigneto sia essa manuale e/o meccanizzata e/o automatizzata.

Nelle mappe di prescrizione, sono riportati gli accorgimenti e le tecniche da apportare nelle diverse aree, individuate a seconda dei target da raggiungere: di potatura, concimazione, diradamento, irrigazione, vendemmia.

Essere in grado di identificare e valutare l’eterogeneità delle zone produttive, ha il doppio obiettivo di migliorare la conoscenza delle condizioni del vigneto e dei profili delle uve, così da orientare l’elaborazione dei vini e, allo stesso tempo, avere informazioni precise per una gestione tecnica, agronomica ed enologica, mirata ed efficace.

In sintesi, 'Viticoltura di precisione' significa 'fare la cosa giusta al momento giusto e nel posto giusto'.

 

I soci Ager - Da sinistra: Jacopo Cricco, Alessandro Zappata, Luca Toninato, Davide Bacchiega

 

Intervento raccolto da Michela Lugli

Magis per la viticoltura sostenibile - piattaforma internet per la gestione del vigneto e del progetto

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