Si apre con l’allarme carne bovina lanciato da Assocarni sulle colonne de “Il sole 24 Ore” la settimana di notizie a tema agroalimentare sui quotidiani e periodici pubblicati da sabato 28 giugno  a venerdì 4 luglio. Il tema è di quelli che “bruciano”, perché senza troppo girarci intorno si denunciano le forti responsabilità della Pac (politica agricola comunitaria) per la debacle degli allevamenti di bovini da carne nella Ue e soprattutto in Italia. Gli fa eco il periodico spagnolo “Abc” che si chiede quanto potrà ancora durare questa Pac, profondamente in crisi.

E mentre ci si interroga sui grandi temi della politica agricola, la forbice fra prezzi all’origine e prezzi al dettaglio va allargandosi in tutti i comparti, come denuncia “La Gazzetta” del 28 giugno. Risultato: i margini degli agricoltori si assottigliano sempre più.

 

Quando il grano entra in borsa

Ma mentre nei campi ci si chiede come far quadrare i conti, c’è chi sulle materie prime riesce a cogliere opportunità finanziarie di tutto rispetto. Lo dice già il titolo, “Come guadagnare con fagioli e grano”, con il quale “La Stampa” del 30 giugno racconta  come molti prodotti agricoli abbiano preso il posto dei consueti prodotti finanziari. Ma non è colpa delle speculazioni se il prezzo della soia fa segnare nuovi record. E’ infatti l’ondata di piena del Mississippi, come documenta “Il Sole 24 Ore” del 1 luglio, che dopo aver devastato due milioni di ettari a mais e soia si lascia anche alle spalle questa impennata dei prezzi, portando la soia a superare la soglia dei 16 dollari per bushel. E sul fronte italiano si fa notare la posizione del ministro Zaia che a proposito di grano contesta la politica comunitaria, come ricorda “Il Corriere della sera” dello stesso giorno.

Cereali e dintorni fanno tornare alla mente l’eterno dilemma Ogm sì, Ogm no. Interessante allora l’articolo che il primo luglio compare dalle colonne de “Il riformista”, con un provocatorio titolo: “perché la zanzara si può modificare geneticamente, il mais no?”. Da leggere.

 

Biocarburanti, pro e contro

Da non perdere sono anche gli articoli che il giorno seguente, il 2 luglio, rimbalzano su molte testate e che hanno come protagonista il tema dei biocarburanti, che a giorni alterni vengono accusati di affamare il mondo o celebrati come risposta alla crisi energetica. Inizia “Il sole 24 Ore” raccontando che ora sono eolico e solare a tirare la volata, mentre da casa Barilla (dove però gli interessi sui cereali sono indubbiamente molto forti) si addossa ai biocarburanti la colpa del caro cereali, come riporta con enfasi “Il Corriere della sera” E a quanto pare le biomasse non piacciono nemmeno agli ambientalisti della Regione Puglia, che lanciano attraverso le colonne della “Gazzetta del Mezzogiorno” un appello per fermare la coltivazione dei girasoli destinati ad alimentare la centrale a biomasse. No comment.

In tema ambientale, merita invece una citazione l’articolo a firma di Roberto La Pira, pubblicato su “Nova” del 3 luglio, il dorso che Il sole 24 Ore dedica alle innovazioni scientifiche, dove ci si sofferma sulle coltivazioni di pomodoro in ambienti asciutti o quasi.

 

Vacche e mucche

La settimana si conclude con un lungo servizio pubblicato su “L’Espresso” dal titolo “Una mucca salverà la Terra”. Sarebbe più corretto scrivere vacca, visto che la mucca è solo quella dei cartoni animati e dintorni, ma l’importante è farsi capire. Cosa che il titolo in effetti non fa, visto che poi l’articolo è tutto incentrato sui presunti danni che la produzione di carne nel mondo arreca all’ambiente e quindi all’uomo. Una vecchia teoria che ogni tanto viene rispolverata. Ma si sa, d’estate i giornali sono a corto di notizie...