'Intendo difendere il comparto dagli eccessi dei burocrati europei, da chi non ha ancora compreso che qualità significa garanzia della salute pubblica e del Made in Italy, dall'aggressività e dalla concorrenza asimmetrica del mercato globale. L'agricoltura va posta, con forza e con competenza, nell'agenda delle priorità strategiche'.
Si presenta così il nuovo ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, al quale Veronafiere per Fieragricola, rivolge alcune domande per capire quali sono le prospettive e il futuro dell'agroalimentare italiano. Health check della Pac, quote latte, la situazione dell'agricoltura italiana in Europa ed il tema bollente del momento: le numerose crisi in ambito zootecnico. Tutti questi temi sono stati affrontati con Zaia.
E alla domanda 'Come ministro dell'agricoltura, quanto porterà del modello veneto a Roma?', il neo-ministro ha risposto: 'Cercherò di continuare a lavorare come ho sempre fatto. Per ottenere risultati e difendere il nostro patrimonio agroalimentare bisogna sporcarsi le scarpe di terra. L'obiettivo è riuscire a farlo anche in questa nuova veste istituzionale, adottando uno stile di lavoro sobrio e concreto: meno conferenze e meno congressi e più attività sul campo. A me è sempre piaciuto visitare le aziende agricole per capire i problemi del settore: continuerò a farlo anche da ministro'.
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