I consumi delle famiglie languono, ma questo non fermerà la crescita delle imprese agroalimentari italiane; basta attrezzarsi per vendere all’estero, dove il mercato tira. Servono però gli strumenti giusti per affrontare la globalizzazione, cioè soldi, organizzazione, innovazione, marketing, promozione difficilmente alla portata delle piccole e medie imprese che pure caratterizzano il tessuto produttivo nazionale e che rappresentano circa il 50% del fatturato del settore. Lo ha capito Agrifood – Salone internazionale dell’alimentare made in Italy (Verona, 16/18 novembre 2007) che propone quest’anno un format innovativo, pensato per sostenere e formare le Pmi che vogliono accettare la sfida dell’internazionalizzazione. La formula innovativa di Agrifood offre quest’anno tre saloni in uno, dove le aziende partecipanti sono sia espositrici che fruitrici di servizi: ad Agrifood Expo c’è la vetrina dei prodotti per i buyer in arrivo da tutto il mondo; Agrifood Team è il luogo della formazione alle imprese, con focus sugli strumenti organizzativi, finanziari e assicurativi per l’internazionalizzazione, sulle strategie di marketing, sulla certificazione e sulla sicurezza alimentare, sulla cooperazione, ma anche di approfondimento sulla filiera e sui prodotti; infine c’è Agrifood Show, lo spazio interattivo della manifestazione, dove trader e operatori specializzati possono assaggiare i prodotti nel contesto della tradizione gastronomica che li ha generati.