Sarà presente anche un colosso multinazionale come Nestlè, con la sua esperienza nel canale dei consumi fuori casa, ma pure un’azienda con prodotti indissolubilmente legati al proprio territorio di origine come le Cantine Calatrasi, che hanno saputo fare del proprio nome una bandiera realizzando eventi culturali, enogastronomici, tour sul territorio e che mantengono il contatto con i clienti attraverso un club su internet. Ma piccolo può essere bello anche quando si parla di distribuzione organizzata, perché le produzioni tradizionali possono sfruttare la necessità che hanno i supermercati di prossimità di fidelizzare il proprio cliente.
Su questi temi Agrifood offre ai propri espositori anche l’opportunità di confrontarsi con Theorema, società di consulenza specializzata nella realizzazione di progetti di marketing strategico ed operativo, per individuare la strategia adatta alla singola impresa.
La proposta di Agrifood nasce dalla convinzione che sono molte le possibilità a disposizione delle piccole e medie imprese più dinamiche, quelle che rappresentano la spina dorsale del sistema agroalimentare italiano, formato da 32.400 aziende con più di tre addetti, delle quali solo 6.500 industriali (cioè con più di nove addetti). Per loro la sfida da vincere è quella di piegare a proprio vantaggio la logica della moderna distribuzione, creando percorsi alternativi che facciano della qualità dei prodotti e della loro valorizzazione un’arma vincente.
"Con questa iniziativa spostiamo in avanti le prospettive delle imprese agroalimentari – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -, dimostrando che anche una realtà sfaccettata come quella italiana può trovare il canale che dà la giusta remunerazione. Certo occorre ampliare le competenze e noi ci siamo dati il compito di supportare la crescita e lo sviluppo delle Pmi anche attraverso queste azioni di sostegno e formazione".
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Fonte: VeronaFiere