Nell'ambito dell'economia mantovana, il sistema agroalimentare ha un forte peso; per una formazione universitaria nell'ambito del settore, tuttavia, è necessario rivolgersi altrove.
Le cose cambieranno: la Fondazione Università di Mantova ha infatti dato il via libera alla creazione del Dipartimento per l'innovazione del sistema agroalimentare.

L'obiettivo dell'ateneo non è l'istituzione di un corso di laurea in Agraria, bensì qualcosa di più specialistico, a partire da un Master di 1º livello, tanto che il collegamento sarà con la facoltà di Economia dell'Università di Brescia.

"Le facoltà di Agraria operanti in Italia sono già 23 - spiega il presidente della Fondazione, Giuseppe Pacchioni - Non serve, quindi, una nuova scuola di base: se vogliamo creare qualcosa di innovativo per il bacino di utenza della Lombardia sudorientale e, in prospettiva, per esigenze formative tuttora inespresse, dobbiamo andare oltre, inventando qualcosa che risponda alle necessità di un mercato in fase di sviluppo".

Il progetto del nuovo dipartimento è stato redatto da Maurizio Castelli e pienamente apprezzato anche da Cesare Stevan, presidente del Consiglio scientifico della Fondazione. Sarà lo stesso Castelli a dirigere la nuova struttura.

"Il settore agroalimentare sta cambiando - spiega il docente - la stessa Unione europea, con la riforma della politica agricola, insiste sul fatto che non basti più produrre per fare profitti, le imprese hanno una forte responsabilità sociale che si traduce nel legame tra lavoro, territorio e ambiente. Così, a un modo diverso di lavorare devono corrispondere un percorso di formazione innovativo e una forte cultura d'impresa".

Il nuovo dipartimento dell'Università di Mantova vuole dare risposte proprio a queste nuove esigenze. E' il presidente Pacchioni a spiegare come: "Il fiore all'occhiello sarà il Master di primo livello, ma non basterà: avremo anche corsi di durata inferiore, mirati su argomenti più specialistici che rispondano alle domande delle imprese. Infine, non verrà trascurato anche l'aspetto più tradizionale della formazione in campo agricolo".

Diverse iniziative, dunque, per andare incontro a tutte le possibili esigenze degli operatori. Il Master di primo livello, infatti, è un percorso di specializzazione rivolto a chi è già in possesso di una laurea di base. Ha una durata tra le 800 e le 1000 ore ed è dunque incompatibile con il parallelo svolgimento dell'attività d'impresa. Verrà attivato con un minimo di 12-15 studenti ed un massimo di 30.
I corsi di durata inferiore, non comporteranno la necessità di staccarsi dal lavoro.
"L'approccio sarà comunque interdisciplinare - sottolinea Castelli - a cavallo tra l'economia e l'agraria. E sarà importante per la nostra provincia l'attività di ricerca che, parallelamente ai corsi, verrà istituita grazie alla collaborazione con l'Ersaf, l'ente regionale del settore agricolo e forestale".

Approvato il progetto, ora si comincia a lavorare per poter fare partire i corsi dall'inizio del prossimo anno accademico.

 

Fonte: Greenplanet.net