"La situazione resta drammatica per gli allevamenti suincoli". Lo sottolinea Confagricoltura, analizzando i dati diffusi dal Rapporto trimestrale del Crefis, il Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole nel periodo gennaio-marzo 2011.

Gli indici sull’andamento della redditività dell’allevamento suino europeo hanno evidenziato, nel primo trimestre dell’anno in corso, rispetto all’ultimo del 2010, una contrazione media di circa l’8,4%. 

L’indice Crefis misura la redditività della fase di allevamento tramite il calcolo del rapporto tra il prezzo delle carcasse e quello del mais: tanto più è alto e tanto maggiore è la redditività del settore. L’indice italiano si mantiene ben al di sotto di quello medio europeo ed è il più basso dell’intera Ue, -12,4% nel 1° trimestre 2011 rispetto a IV trimestre 2010, in cui era già in flessione.

“Le conferme statistiche sul generalizzato calo di redditività della suinicoltura italiana non fanno che acuire la necessità  di attivare ogni iniziativa utile a fronteggiare la grave crisi che attanaglia il comparto - commenta Confagricoltura - La situazione richiede interventi immediati per evitare che la fuoriuscita dal settore di ulteriori realtà produttive diventi causa del progressivo impoverimento della filiera e dell’economia nazionale”.