Per rispondere alle esigenze nutritive delle piante, sono necessari acqua ed elementi nutritivi.

Nella pratica agricola si ricorre alla fertilizzazione e all'irrigazione. L'abbinamento delle due operazioni prende il nome di fertirrigazione.

Si tratta di un moderno strumento, grazie al quale è possibile dosare l'acqua e gli elementi nutritivi e permettere alle colture di crescere e produrre secondo le proprie potenzialità, con indubbi vantaggi sulla qualità delle produzioni, sull'economia dell'acqua e dei fertilizzanti da impiegare e sulla salvaguardia dell'ambiente.

Grazie alla fertirrigazione si possono superare alcuni inconvenienti tipici della concimazione tradizionale. Ad esempio, i fertilizzanti distribuiti sul terreno possono avere dei problemi per raggiungere le radici se non c'è una sufficiente quantità d'acqua, perciò gli elementi nutritivi restano in buona parte inutilizzati.

Con la concimazione tradizionale, i concimi agiscono nello stesso momento in cui vengono distribuiti, infatti si ricorre alle somministrazioni frazionate o ai fertilizzanti a lenta cessione, per cui, come nel caso dell'azoto, si possono avere degli squilibri nella assimilazione dello stesso e nella successiva crescita delle piante. La fertirrigazione è in grado di apportare gli elementi nutritivi con modalità frazionata, continua ed uniforme, grazie al fatto che l'acqua raggiunge la zona radicale delle piante. Ciò consente ai fertilizzanti di raggiungere l'apparato radicale e di apportarvi gli elementi nutritivi necessari alla pianta, secondo il suo fabbisogno relativo allo stadio vegetativo e nei quantitativi più rispondenti alle reali esigenze colturali senza perdite di prodotto.

Con la fertirrigazione l'apporto degli elementi nutritivi deve tenere conto di diversi fattori, tra cui in particolare la qualità dell'acqua utilizzata. Inoltre per ogni specie coltivata, bisogna tenere in considerazione le specifiche esigenze nutritive.

I prodotti impiegati per la fertirrigazione devono possedere alcune caratteristiche fondamentali: essere ben solubili in acqua e non procurare danni per corrosione e intasamenti alle diverse parti dell'impianto d'irrigazione.

In genere si tratta di fertilizzanti minerali, sia solidi che liquidi, mentre è più scarso il ricorso ai fertilizzanti organici.

La fertirrigazione, nata per le colture in serra, trova la sua applicazione anche nei frutteti e nei vigneti oltre alle colture orticole in pieno campo, grazie alla sua possibilità di dosare gli elementi nutritivi in funzione delle specifiche esigenze delle colture e in relazione alla loro potenzialità.

Con l'introduzione di supporti computerizzati è possibile programmare il piano di fertirrigazione tenendo conto di tutti i parametri che ne possono influenzare l'efficacia, come il controllo del dosaggio, del pH e dell'EC, nonchè delle caratteristiche meteorologiche quali umidità, temperatura, vento, ecc.

Oggi la tecnologia ci mette a disposizione degli impianti dove i vari componenti sono in grado di dialogare tra loro: il controllo climatico, le condizioni di umidità e temperatura all'interno della serra, a loro volta collegati al miscelatore di acqua e fertilizzante, per decidere quando è necessario intervenire e con quali quantità di soluzione nutritiva.

La distribuzione della soluzione nutritiva avviene utilizzando gocciolatori o microirrigatori progettati e costruiti secondo la tecnologia più avanzata per ottimizzare i consumi ed aumentare la precisione con cui l'acqua e gli elementi nutritivi  raggiungono gli apparati radicali delle piante.

Per informazioni: PROF.i srl - info@fertirrigazione.it   - www.fertirrigazione.it