Attivare un sistema innovativo di gestione dell'agroecosistema per ridurre il rilascio di nitrati ed erbicidi nei corpi idrici, migliorando la qualità delle acque e aumentando la qualità fisica, biologica e chimica dei suoli è stato l'obiettivo del gruppo operativo Cabios (Conservation agriculture and Bioenergy buffer strips for water and soil quality improvement), finanziato dalla Regione Emilia Romagna tramite il  Psr regionale 2014-2020.

Il progetto, appena concluso, ha coinvolto quattro aziende agricole (con tre tipologie di suolo - franco-limoso, argilloso-limoso e franco) consorziate tra loro per la produzione di biogas e si è basato sull'integrazione di tecniche di agricoltura conservativa in combinazione con irrigazione con ala gocciolante interrata (Sdi) per l'ottimizzazione della concimazione azotata attraverso la distribuzione puntuale e localizzata della frazione liquida del digestato e con la realizzazione di fasce tampone bioenergetiche lungo i margini dei campi.

Le tecniche di gestione conservativa del suolo hanno previsto la non lavorazione, la semina su sodo e l'inserimento di colture di copertura (cover crop) in successione alla coltura principale. Il sistema è stato comparato con un sistema convenzionale gestito con le normali pratiche di aratura, erpicatura, sarchiatura, irrigazione e semina. Le prove svolte tra il 2017 e il 2019 hanno adottato una rotazione colturale triennale mais (2017) - frumento/orzo (2018) - soia/fagiolino (2019); nell'autunno 2018 e 2019 è stata inserita la coltura di copertura (segale + veccia). In due aziende nel 2017 sono state create delle fasce tampone di 5 metri di larghezza, realizzate con miscanto (Miscanthus x giganteus L.).

I monitoraggi effettuati sulla soluzione circolante dei suoli a diverse profondità hanno evidenziato, per le fasce tampone con miscanto rispetto a quelle inerbite con specie spontanee, una buona e un'ottima capacità di contenimento rispettivamente del flusso dei nitrati e degli erbicidi verso i corpi idrici superficiali e sotto superficiali.

L'introduzione della minima lavorazione e delle cover crop ha fornito risultati contrastanti. Infatti, rispetto al sistema convenzionale si è rilevato un maggior contenimento della lisciviazione dei nitrati e degli erbicidi pre e post-emergenza nei suoli a tessitura più fine, mentre si è riscontrato un incremento della concentrazione del glifosate e del suo principale metabolita (Ampa).

Grazie alla subirrigazione, l'efficienza d'uso dell'azoto e dell'acqua irrigua, valutata attraverso l'analisi della biomassa delle varie colture in rotazione, ha registrato un aumento del 30% (kg sostanza secca/m3 acqua) e la riduzione del 30% dei costi energetici.

Fascia tampone bioenergetica con miscanto
Fascia tampone bioenergetica con miscanto

Nelle aziende di Cabios, in generale, l'agricoltura conservativa ha mostrato nel breve periodo (due anni) un aumento significativo della qualità dell'acqua e del suolo in termini biologici, con un aumento significativo della biomassa microbica, dell'attività di mineralizzazione dei nutrienti, dell'N potenzialmente mineralizzabile e disponibile per le piante e del numero di lombrichi. Per contro si è evidenziata una riduzione della qualità fisica del suolo legata al maggiore grado di compattazione, che può condizionare le rese su sodo di colture più sensibili come il mais.

Un ulteriore beneficio dell'utilizzo delle cover crop e dell'introduzione del miscanto in fascia tampone è quello di aumentare la quantità di carbonio atmosferico sequestrato nel suolo sotto forma di C organico. Nel lungo periodo questo si traduce in un maggior risparmio idrico, un aumento dell'efficienza dell'uso dell'azoto e produzioni più stabili.

Per maggiori informazioni visita questo sito
Contatto per informazioni: fascetampone@crpa.it

Tabella Cabios
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