Dopo la Prima parte dedicata al Documento di Valutazione dei Rischi e ai rischi chimici, con questo articolo viene approfondito il tema della valutazione da parte del datore di lavoro e dei lavoratori delle proprietà pericolose delle sostanze e, in particolare, del reperimento delle relative informazioni.
Come anticipato, oggetto di scrutinio è la pericolosità degli agenti chimici maneggiati dai lavoratori, o comunque presenti sul luogo di lavoro. Nel comparto agricolo le sostanze chimiche utilizzate sono ormai le più varie (biocidi, Presidi Medico Chirurgici, fertilizzanti, eccetera) e sono impiegate per garantire la massima produttività dei campi e la protezione delle colture; ciononostante, tutte, per varie caratteristiche, rientrano nelle definizioni riportate dal legislatore e sono a loro volta sottoposte a normative particolari.
Per agenti chimici, infatti, la normativa sulla sicurezza sul lavoro intende sia "tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato", sia gli agenti chimici classificati come pericolosi, per i quali sono richieste valutazioni più stringenti.
La pericolosità delle sostanze chimiche è definita dal Regolamento europeo CE 2008/1272, anche noto come Clp, e dalle sue modifiche successive. Questo regolamento ha infatti introdotto una disciplina armonizzata a livello europeo in materia di classificazione, etichettatura, imballaggio e notifica delle sostanze chimiche e loro miscele pericolose al fine di garantire uniformi livelli di tutela per la salute umana e per l'ambiente, ma consentire allo stesso tempo la sicura circolazione degli stessi beni.
Secondo la normativa adottata ogni sostanza chimica pericolosa deve essere classificata in base alle sue intrinseche caratteristiche di pericolosità (le classi di pericolo sono tre: pericolo fisico-chimico, pericolo per la salute e pericolo per l'ambiente, nel cui ambito sono individuate sottocategorie specifiche, come per esempio esplosivi, liquidi infiammabili, tossicità acuta, gravi danni agli occhi, pericolo per l'ambiente acquatico, eccetera, cui corrisponde un apposito pittogramma). Queste valutazioni di pericolo devono obbligatoriamente essere riportate sulla Scheda di Dati di Sicurezza (Sds) del prodotto e sull'etichetta, in quanto fondamentali strumenti di comunicazione diretta tra il fabbricante o il fornitore della sostanza e l'utilizzatore finale.
La Sds è il documento fondamentale esplicativo di tutte le caratteristiche, comprese quelle di pericolo, della sostanza o miscela chimica. Si tratta di uno strumento omnicomprensivo che diventa rilevante per l'utilizzatore finale del prodotto in quanto in esso si trovano ai sensi della legge anche tutte le caratteristiche tecniche del prodotto e le indicazioni per il suo corretto utilizzo in sicurezza.
Allo stesso modo, l'etichetta è un mezzo informativo ma con carattere immediato in quanto riporta quelle informazioni che il legislatore europeo ha ritenuto fondamentali per l'individuazione istantanea delle caratteristiche del prodotto (denominazione, contenuto, quantità, eccetera), dei pericoli e dei soggetti responsabili per lo stesso. Le caratteristiche di pericolo sono accompagnate dalla scritta "attenzione" e da pittogrammi esplicativi di immediata comprensione.
In conclusione, è sempre consigliata l'attenta lettura delle Schede di Dati di Sicurezza e delle etichette dei prodotti chimici maneggiati in ambito lavorativo per un loro utilizzo sicuro e per ridurre al minimo i rischi che ne potrebbero derivare per la salute umana e per l'ambiente.
A cura di Rebecca Caporali dello Studio legale Landilex
Ogni lavoro presenta dei pericoli e conoscere le norme giuridiche dirette a gestirli o eliminarli è essenziale per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori e per garantire all'azienda di operare in piena conformità alla legge. Il settore primario non è da meno e chi decide di svolgere un'attività agricola deve rimanere sempre aggiornato sulle principali novità riguardanti l'attività e soprattutto la tutela dei propri lavoratori.
A tal fine lo Studio legale Landilex fa il punto sulle norme da conoscere e da rispettare per garantire la tutela dei lavoratori agricoli, dando consigli pratici e analizzando la giurisprudenza in materia.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Studio legale Landilex































