Il Tribunale di Mantova ha confermato in appello la sentenza di condanna emessa dal Giudice di Pace per Daniele Sfulcini, direttore di Confagricoltura Mantova, imputato del reato di ingiurie nei confronti di Matteo Bernardelli.
In primo grado Sfulcini era stato condannato a 300 euro di multa e al pagamento delle spese legali.
Il Tribunale di Mantova, il 5 novembre scorso, "conferma l'impugnata sentenza del Giudice di Pace di Mantova nonché le statuizioni civili. Condanna l’appellante al pagamento delle spese processuali e di rappresentanza della parte civile liquidando a favore di quest’ultima l’importo complessivo di euro 750,00 oltre a CPA e IVA come per legge".
I danni morali alla parte lesa saranno liquidati in separata sede.
"Dopo un lungo periodo di collaborazione con la Confagricoltura di Mantova, nel settembre del 2009 rassegnai le dimissioni per l'impossibilità a svolgere il mio lavoro, indipendentemente dalla mia volontà. Semplicemente, non ne ero messo nelle condizioni di farlo", scrive Matteo Bernardelli.
Gesto che Sfulcini all'epoca dei fatti commentò: "È una motivazione pretestuosa, di inutile polemica e soprattutto falsa". E ancora: "Sono convinto che proprio l'incapacità di riuscire a svolgere in modo proficuo l'incarico affidatole".
Il 5 novembre scorso il Tribunale di Mantova ha confermato in appello la condanna di Daniele Sfulcini.
In primo grado Sfulcini era stato condannato a 300 euro di multa e al pagamento delle spese legali.
Il Tribunale di Mantova, il 5 novembre scorso, "conferma l'impugnata sentenza del Giudice di Pace di Mantova nonché le statuizioni civili. Condanna l’appellante al pagamento delle spese processuali e di rappresentanza della parte civile liquidando a favore di quest’ultima l’importo complessivo di euro 750,00 oltre a CPA e IVA come per legge".
I danni morali alla parte lesa saranno liquidati in separata sede.
"Dopo un lungo periodo di collaborazione con la Confagricoltura di Mantova, nel settembre del 2009 rassegnai le dimissioni per l'impossibilità a svolgere il mio lavoro, indipendentemente dalla mia volontà. Semplicemente, non ne ero messo nelle condizioni di farlo", scrive Matteo Bernardelli.
Gesto che Sfulcini all'epoca dei fatti commentò: "È una motivazione pretestuosa, di inutile polemica e soprattutto falsa". E ancora: "Sono convinto che proprio l'incapacità di riuscire a svolgere in modo proficuo l'incarico affidatole".
Il 5 novembre scorso il Tribunale di Mantova ha confermato in appello la condanna di Daniele Sfulcini.
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