Agricoltori sotto controllo. Non è un nuovo 'grande fratello', anzi. Un nuovo progetto è stato presentato presso la sede di Lodi di Confagricoltura e riguarderà la salute degli operatori. Vede il via proprio in questi giorni: 'Sorveglianza sanitaria degli Agricoltori Lombardi' è l'azione promossa dal Centro Internazionale per la Salute Rurale (Cisr) dell'Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano.

L'iniziativa prevede che, con una periodicità prestabilita e in spazi opportunamente attrezzati dislocati sul territorio lombardo, l'equipe medica del Centro porti avanti un'attività di sorveglianza dello stato di salute dei lavoratori del mondo agricolo, attraverso visite mediche, prelievi per gli esami di laboratorio, esami audiometrici e spirometrici e la compilazione di cartelle sanitarie.

Potenziali utenti del nuovo servizio sono i circa 100 mila addetti delle 75 mila azienda agricole e zootecniche lombarde (dati Istat 2002) dei quali soltanto un terzo, per lo più impiegati in grandi aziende agricole, è già coinvolto in programmi di sorveglianza sanitaria sui luoghi di lavoro. Una situazione questa che si traduce in un deficit d'interventi preventivi, diagnosi e segnalazione di malattie professionali, oltre a rappresentare una possibile inadempienza di norme di legge in merito a salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/2008).

Il progetto 'Sorveglianza sanitaria degli Agricoltori Lombardi', che vede l'appoggio di Confagricoltura e di altre associazioni di categoria, porta l'ospedale nel territorio, come raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Commissione Internazionale per la Salute Occupazionale (ICOH), che indicano, quale obiettivo qualificato per la prevenzione nel terzo millennio, proprio la creazione di Servizi di Medicina del Lavoro capaci di raggiungere i lavoratori direttamente sui loro posti di lavoro ('Basic Occupational Helth Services').

Questo consentirà di migliorare il livello d'assistenza sanitaria di base ai lavoratori del mondo agricolo/zootecnico rendendo più agevole sia per gli utenti finali usufruire del servizio (saranno i medici a recarsi sui luoghi di lavoro), sia per le aziende agricole che possono più agevolmente adempiere ai loro obblighi di legge con una spesa contenuta

Inoltre, inserendo in un database i risultati del screening medico, il Cisr stesso stilerà dei profili di rischio di ciascuna figura professionale (un sapere che oggi non è disponibile in Italia), profili che verranno poi messi a disposizione delle autorità sanitarie nazionali.

Il Cisr, finora, ha stipulato una convenzione quadro con Confagricoltura - ma l'auspicio e di prendere accordi anche con altre associazioni di categoria - e con la collaborazione della stessa Confagricoltura e delle aziende ad essa associate ha individuato sul territorio locali idonei per portare avanti l'attività di sorveglianza sanitaria.

 

Ulteriori approfondimenti:

'A Milano l'ospedale San Paolo ora si dedica agli agricoltori...' di Luisa Contri - Italia Oggi - articolo  - Rassegna stampa (PDF)

 

Profilo dell'A.O. San Paolo

L'Azienda Ospedaliera San Paolo-Polo Universitario dispone di 635 posti letto di degenza, un bacino d'utenza di circa 500.000 cittadini con oltre 1.000.000 di prestazioni l'anno  ed è riconosciuto dal Ministero della Salute quale "Ospedale di rilievo Nazionale".

Al San Paolo lavorano 1788 persone, di cui 361 medici, 661 infermieri, 373 personale di supporto all'assistenza e 393 tecnico/amministrativi. Dal 1987 è Polo Universitario, sede della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria  e ospita gli insegnamenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e di Odontoiatria. L'Ospedale San Paolo fa  anche parte della rete H.P.H. (Health Promoting Hospital) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità con  importanti progetti di promozione della salute.