Era il 28 marzo quando la Cina decise di vietare le importazioni di mozzarella italiana. A meno di un mese di distanza, ci ha ripensato ed ha tolto quel veto. Alla fine, come ha titolato simpaticamente qualche giornale, più che di mozzarella di bufala era il caso di parlare di "bufale sulla mozzarella"... Gli esiti degli accertamenti hanno infatti dimostrato che il problema, semmai ci fosse, era circoscritto a pochi casi, prontamente bloccati.

Perchè, è bene ricordarlo, siamo il Paese che vanta una delle più grandi "armate" di veterinari alle dipendenze dello Stato, tutti impegnati a controllare allevamenti e alimenti, a verificare che carni e latticini giungano sulle nostre tavole nelle migliori condizioni, in lotta ogni giorno contro le malattie che possono colpire gli allevamenti, anche quelle pericolose solo per gli animali, ma non per le persone. Possiamo vantarci di avere i migliori controlli in Europa. E poco o nulla abbiamo da invidiare ai pur severi e ben organizzati Usa.

Ben pochi Paesi della Ue possono infatti vantare un servizio veterinario pubblico di dimensioni ed efficienza paragonabile a quello italiano. Siamo bravi in questo campo e possiamo andarne orgogliosi. Non a caso i pochi episodi di diossina nel latte di bufala sono stati prontamente scoperti. E rapidamente isolati e risolti.


Foto Checiàp