Dickson Despommier, professore universitario statunitense della Columbia University sembra essere certo: il futuro dell'agricoltura è nei grattacieli, elemento tradizionalmente associato alla città e pertanto opposto alla campagna e al suo stile di vita. Secondo Despommier, il sistema alla base del concetto di vertical farm, ovvero coltivazioni non più orizzontali ma sviluppate verticalmente in gigantesche bio-towers, totalmente sufficienti e sostitutive del lavoro dei campi, potrebbe rappresentare una modalità efficace per affrontare problematiche odierne quali il riscaldamento terrestre, i cambiamenti climatici, l'inquinamento idrico presente nelle città, ma anche certe malattie e parassiti che attaccano con maggior facilità le coltivazioni agricole.
Al fine di dimostrare la propria teoria, il professore della Columbia ha preso come esempio New York. Si tratterebbe di realizzare grattacieli ad uso agricolo con ambienti privi di sostanze inquinanti, parassiti e microbi pericolosi. Per la Grande Mela il professore ha stimato la costruzione di edifici composti da 150 coltivazioni distribuite su 30 piani, con la presenza di pannelli solari e colture differenti, in grado di purificare acque inquinate e produrre energia pulita. Una simile costruzione, ha affermato recentemente il professore, sarebbe in grado di riciclare una quantità d'acqua superiore al miliardo di galloni per la sola metropoli americana e utilizzare semplicemente la luce solare per generare calore ed elettricità.