Un nuovo magazzino di lavorazione da oltre 1.000 metri quadrati per la realtà imprenditoriale che rappresenta il 10% dell'intero business del melone nella zona di Pachino.
È questa la struttura che l'azienda agricola Burgio, 130 dipendenti per circa 8 milioni di euro di fatturato, ha inaugurato nei giorni scorsi presso l'omonima contrada pachinese, alla presenza di produttori, commercianti di prodotti ortofrutticoli, autorità civili e religiose.

L'azienda, che dispone complessivamente di oltre 100 ettari di tunnel e di 37 di serre, è specializzata nella produzione di meloni, pomodori, angurie e zucchine, ovvero le autentiche "tipicità" della zona di Pachino.
Nel nuovo magazzino, particolarmente attrezzato per il confezionamento dei meloni, lavoreranno allo stoccaggio dei prodotti ben 45 dipendenti, a fianco di strumentazioni estremamente sofisticate per il controllo di qualità, come la stessa F5 Sacmi, un macchinario in grado di selezionare, grazie ad una tecnologia a raggi infrarossi, solo i meloni che presentano un grado zuccherino predeterminato.

In tal modo l'azienda Burgio, guidata dal suo storico titolare Corrado Impera, che la fondò nel 1980 dopo diversi anni trascorsi in Germania, va a raddoppiare in pratica la propria capacità di stoccaggio di prodotti ortofrutticoli, dal momento che anche il vecchio magazzino, di 1.200 metri quadrati di superficie, rimane completamente attivo per le necessità dell'azienda.

Nel corso della cerimonia di inaugurazione è stato fatto il punto della situazione sull'ottenimento dell'IGP (Indicazione Geografica Protetta) da parte del melone di Pachino. A relazionare sul tema, sono intervenuti tra gli altri lo stesso Sebastiano Barone, sindaco di Pachino, e Salvatore Chiaramida, presidente di ATPTP, Associazione per la Tutela dei Prodotti Tipici di Pachino.

"Il riconoscimento IGP ottenuto per il nostro pomodoro - ha detto il primo cittadino - non deve essere visto come un traguardo, ma come un punto di partenza dal quale attivarsi per creare nuove opportunità di offrire valore aggiunto ai produttori".

Chiaramida ha invece lanciato un appello ai produttori del melone di Pachino presenti all'inaugurazione, per trovare quella coesione e quell'intesa con la zona di Ispica che permetterebbero finalmente di ottenere l'IGP anche per il melone. Attualmente, infatti, la pratica si trova in fase di stallo perché manca ancora un accordo sulla zona da circoscrivere ad IGP.
Tuttavia, la stasi che sta attraversando l'iter burocratico per ottenere il riconoscimento europeo, pare non aver danneggiato  principali attori della produzione e della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli della zona, come testimonia il caso stesso dell'azienda Burgio.

L'inaugurazione del nuovo magazzino ha fatto inoltre da sfondo anche ad una breve conferenza sul "gioiello" che sta regalando all'azienda Burgio tante soddisfazioni nel campo del melone: la varietà "C5". Sviluppato dalla società sementiera Syngenta Seeds, sponsor dell'iniziativa e presente all'evento con il responsabile europeo di melone ed anguria Enrico Rappuoli, C5 è una tipologia medio-precoce a buccia verde dalla forma rotondeggiante, per un peso variabile tra gli 1,1 e gli 1,3 chili.
Con questa varietà, l'azienda Burgio sta ottenendo grandi risultati, rifornendo tra l'altro importanti soggetti della Grande Distribuzione italiana e diverse catene di supermercati in Germania e Svizzera.

 

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