Confagricoltura, in prossimità della data dell’1 luglio che segnerà l’inizio dell’attività di classificazione delle carcasse suine, torna a sottolineare le forti preoccupazioni e perplessità che permangono tra gli allevatori sui criteri e sulle caratteristiche di uniformità che dovranno essere garantite dal sistema di classificazione nei macelli nazionali in base alla griglia composta dalle classi E.U.R.O.P.

"Anche se gli Istituti di controllo - informa Confagricoltura - hanno già provveduto a predisporre e notificare le procedure e le modalità di verifica della classificazione delle carcasse e delle cosce da destinare al circuito tutelato, ci sono ancora alcune questioni da chiarire".

Confagricoltura chiede di verificare la mappatura e l’operatività dei macelli abilitati e la garanzia della omogeneità e dell’attendibilità delle valutazioni; servono poi ulteriori determinazioni sulle carcasse senza testa e sull’ovvio ricalcolo del peso, nonché sull’eventuale procedura di valutazione 'manuale', in presenza di guasti ai macchinari di classificazione.

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ribadisce che l’avvio della classificazione delle carcasse dei capi suini, che avviene in una fase che potremmo definire di 'rodaggio' e con alcune questioni ancora aperte, non può che avere come riferimento la quotazione Cun che, purtroppo, non trova ancora l’opportuna stabilità operativa e risente dei comportamenti non costruttivi messi in atto dall’industria di trasformazione.