E' iniziato nell'aprile del 2006 il progetto Sabre (Sustainable Animal BREeding) che vede al lavoro 33 scienziati di 14 diverse nazionalità. Il loro compito è quello di individuare per mezzo della genomica i possibili miglioramenti per una zootecnia che abbia come capisaldo il benessere animale e la qualità dei prodotti, insieme ad una forte attenzione per l'ambiente e per il risparmio energetico. Coordinatore del progetto è Chris Warkup del Genesis Faraday Partnership che recentemente si è detto soddisfatto dei risultati già raggiunti dal gruppo di lavoro, soprattutto per i tempi relativamente brevi contrariamente a quanto avviene per le ricerche in campo genetico.

 

I risultati

Nel settore avicolo gli studi si sono concentrati sulle caratteristiche del guscio delle uova ed hanno consentito di individuare una serie di geni che nella gallina presiedono le attività di formazione del guscio. Ora le ricerche proseguono per individuare come intervenire per migliorare le qualità del guscio. Fra queste anche la sua capacità di opporsi all'ingresso di patogeni, proprietà che risultano legate alla presenza di taluni geni, attraverso i quali è possibile intervenire per migliorare la resistenza delle uova nei confronti degli agenti infettanti.

In tema di resistenza alle malattie, i ricercatori di Sabre hanno condotto studi sul rapporto fra genetica e comparsa della mastite nelle bovine da latte. E' questo un argomento di particolare importanza vista la diffusione di queste patologie e i forti danni economici (valutati in 1,5 miliardi di euro per anno) che arrecano. La selezione delle vacche orientata alla presenza dei geni che presiedono alla resistenza naturale nei confronti di queste malattie (esistono infatti più forme di mastite) potrebbe dunque rappresentare un grande passo avanti non solo in termini sanitari, ma anche economici.

 

Le carni

Anche la qualità delle carni è entrata fra gli argomenti della ricerca promossa da Sabre ed è interessante il risultato ottenuto a proposito delle carni suine, nelle quali è possibile attraverso la genetica evitare la comparsa, nei maschi adulti interi, di odori sgradevoli. Il tutto grazie all'aver individuato i geni che governano i livelli di scatolo, sostanza chimica alla quale questi cattivi odori sono legati.

Per il lavoro di Sabre, che rientra nell'ambito del 6°PQ sulla qualità e la sicurezza alimentare, sono stati messi a disposizione 23 milioni di euro e visti i buoni risultati ottenuti nel volgere di soli tre anni di attività, non resta che attendere gli sviluppi di queste ricerche, con la speranza che possano presto trovare applicazione pratica.