Sempre più consumatori desiderano conoscere tutto sugli abiti da loro acquistati. Le indicazioni solite che si leggono nelle etichette degli indumenti, come luogo di produzione, taglia, fibra, non sono più sufficienti; molte persone vorrebbero avere informazioni più dettagliate sulle materie prime utilizzate.
A tale esigenza sembra avere risposto la stilista olandese di nome Christien Meindertsma, che con il proprio marchio "Flocks" ha deciso di personalizzare i propri modelli, attaccando delle particolari etichette. Per ogni capo d'abbigliamento è possibile così risalire alla sua "fonte": ogni maglione è etichettato con un numero identificativo specifico dell'animale utilizzato. Una sorta di passaporto dell'indumento, con tanto di foto dell'animale. Nell'etichetta vengono fornite le seguenti informazioni: razza, peso, anno e luogo di nascita della pecora. Ma dalle prossime collezioni anche i colori avranno un maggior spazio all'interno dell'etichetta: Meindertsma ha deciso infatti di inserire la provenienza delle tinte scelte, indicando il tipo di pianta usata e il luogo di raccolta. Tutto ciò a favore di una continua ricerca della trasparenza.