Aumenta l’import dei cereali in granella, dovuto al granturco (+1,16 milioni di tonnellate) ed in misura minore all’orzo (+104.000 tonnellate) ed al sorgo (+78.000 t). In diminuzione risulta invece il grano tenero (-531.000 tonnellate) e l’avena (-5.400 t), mentre per il grano duro si registra un lieve incremento di 33.500 tonnellate per i maggiori acquisti dai Paesi comunitari. Le importazioni di riso - considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato - segnano un aumento di 2.900 tonnellate e così anche i prodotti trasformati (+13.700 t). Gli arrivi dall’estero di farine proteiche hanno registrato complessivamente una riduzione del 12% (-260.000 t), mentre per i semi e frutti oleosi l’incremento è del 17% (+224.000 t).
Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi nove mesi del 2013 sono ammontate a 2,9 milioni di tonnellate (+107.000 tonnellate rispetto all’anno precedente, pari a +3,8%).
L’incremento è dovuto alle vendite all’estero delle paste alimentari (+85.000 t, di cui +44.000 verso i Paesi dell’Ue). Risultano in aumento anche le esportazioni dei mangimi a base di cereali (+7,2%), della semola di grano duro (+19,5%) e della farina di grano tenero (+18,7%). Si riducono invece le vendite degli altri prodotti trasformati/sostitutivi (-4,4%), mentre si confermano a circa 560.000 tonnellate le esportazioni dall’Italia di riso, considerato nel complesso tra riso lavorato a fondo, semilavorato, semigreggio e risone.
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi nove mesi del 2013 un esborso di valuta pari a 3959,5 milioni di euro (3418,6 nel 2012) ed introiti per 2274,8 milioni di euro (2134,4 nel 2012).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1684,7 milioni di euro, contro -1284,2 milioni di euro nel 2012.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti