Ganaspis brasiliensis, uno dei più accaniti nemici di Drosophila suzukii, il moscerino dei piccoli frutti arrivato dall'estremo Oriente, è all'opera nei campi del Nord Italia, in particolare nella zona di Vignola (Mo), famosa per le sue ciliegie. I lanci dell'antagonista naturale di D. suzukii, anche lui un insetto esotico, sono stati portati a termine, dopo aver ricevuto l'autorizzazione dal Ministero della Transizione Ecologica e aver superato tutti i passaggi di un lungo procedimento burocratico che comprende un dossier di valutazione di rischio.
Leggi anche
Drosophila suzukii: presto in campo il nemico naturale
Siamo stati sul campo per seguire uno dei lanci di Ganaspis brasiliensis e per capire qualche cosa di più di questo insetto esotico, importato lo scorso anno dalla Fondazione Edmund Mach a scopo di studio, e allevato in condizione di quarantena. Come già successo per vespa samurai nei confronti della cimice asiatica, anche Ganaspis brasiliensis è stato inserito in un programma di lotta biologica classica. Sarà una delle componenti della strategia di difesa integrata contro il pericoloso moscerino dagli occhi rossi.
Leggi anche
Drosophila suzukii: cosa conosciamo del suo nemico naturale
Ma com'è andata quest'anno nella zona di Modena, per quanto riguarda gli attacchi di Drosophila suzukii, in particolare ai ceraseti? A risponderci è Stefano Caruso del Consorzio Fitosanitario di Modena: "Nella zona emiliana abbiamo avuto un'annata positiva, le popolazioni non sono state elevate e quindi la coltura del ciliegio ha avuto buoni risultati dal punto di vista fitosanitario. Abbiamo avuto una primavera molto fredda che ha depresso le popolazioni in uscita dallo svernamento, questo ha permesso di non creare una popolazione importante. Purtroppo - ha aggiunto Caruso - sono ancora le condizioni climatiche che determinano i danni della stagione. C'è però una serie di interventi per gestire questo dittero, bisogna partire con la prevenzione, ridurre le condizioni microclimatiche di umidità nei frutteti, sfalciare l'erba, avere impianti non troppo vigorosi. C'è la gestione ordinaria dei trattamenti fitosanitari e stiamo cercando alternative. Fra queste c'è appunto l'antagonista Ganaspis brasiliensis".
G. brasiliensis, un imenottero così come lo è la vespa samurai, depone il proprio uovo dentro le larve di D. suzukii e lì si sviluppa. Il ceppo di G. brasiliensis importato dalla Svizzera per essere poi lanciato è G1, specializzato nella scelta di D. suzukii come ospite ma non si tratta comunque di un parassitoide che sceglie esclusivamente il tanto temuto moscerino dei piccoli frutti. "L'obiettivo è quello di un contenimento degli interventi insetticidi, riducendo le popolazioni di Drosophila suzukii. La prima cosa che vogliamo verificare - ha detto Luca Casoli, direttore del Consorzio Fitosanitario di Modena e Reggio Emilia - è la possibilità per G. brasiliensis di insediarsi e svernare, e poi andrà verificata in campo la specificità di parassitizzazione e l'eventuale interazione con altre specie del territorio".
Leggi anche
Drosophila suzukii, in Italia arriva il suo antagonista più temuto
Il programma di lotta biologica è un tassello di una strategia che include anche studi sulle reti multifunzionali, così dette perché da un lato sono antinsetto e dall'altro proteggono anche dalla pioggia cercando di prevenire il cracking. Proprio a due passi da uno dei punti di rilascio di Ganaspis brasiliensis, infatti, è allestito il campo sperimentale, si tratta di una partnership fra il Consorzio Fitosanitario di Modena, l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, il Consorzio della Ciliegia di Vignola, il Comune di Vignola, con il finanziamento della Regione Emilia Romagna.