Dopo la presentazione di 'Pesticidi nel piatto 2009', il rapporto di Legambiente, secondo il quale sono le mele il frutto più frequentemente contaminato, Agrofarma commenta:
 
Riduzione dei residui in controtendenza? Falso, l’ultimo rapporto ufficiale del ministero del Welfare conferma che il 66.7% di frutta e verdura è totalmente privo di residui mentre il 32.2% presenta tracce sotto il limite di pericolosità. Solo l’1.1%, una delle percentuali più basse riscontrate negli ultimi anni, presenta tracce sopra la soglia di legge. Il limite di pericolosità è stabilito “per difetto”dalla comunità scientifica, ciò vuol dire che il limite reale è ancora più alto ma per sicurezza se ne viene fissato uno ancora più basso. Riconosciamo ai nostri sistemi di controllo e a tutta la filiera agroalimentare il merito di aver dato vita ad uno dei sistemi più moderni e sicuri in questo senso.
Le api sono tornate in seguito alla sospensione dei neonicotinoidi? Molti dubbi e nessuna certezza scientifica. Le api quest’anno sono tornate anche in molti paesi, come ad esempio la California, dove i neonicotinoidi sono tuttora utilizzati in agricoltura. Il fenomeno della moria ha inoltre origini molto antiche e ciclicamente si è sempre verificato, tanto che esiste almeno dal 1860, quando i neonicotinoidi certamente non esistevano.
I dati Istat dicono che nel 2007 l’uso di agrofarmaci è aumentato rispetto al 2006? Proprio i dati Istat dicono che, testualmente: "nel decennio 1997-2007 i prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo diminuiscono complessivamente di 13,7 mila tonnellate (-8,2 per cento), scendendo da 167,1 a 153,4 mila tonnellate".  Bisogna poi considerare il trend di lungo periodo, il quale dice che addirittura dal 1990 anni l’impiego di agrofarmaci è diminuito del 30%.