Una pietra miliare per l'industria chimica e per le attività del Cefic. Da oggi, scatta il conto alla rovescia: 18 mesi per completare la fase pre-registrativa di 30.000 sostanze attive.
"In realtà, il Reach deve essere visto come un'opportunità per la nostra industria di dimostrare che ha una approfondita conoscenza dei propri prodotti e che produce con eccellenti standard di sicurezza. Il Cefic svolgerà un ruolo attivo nell'aiutare le aziende chimiche a mettere in pratica quanto prevede il regolamento", ha commentato Alain Perroy, Direttore generale del Cefic.
Cosa significa "REACH"?
Il sistema "REACH" stabilisce un quadro regolamentare unico per la registrazione, la valutazione e l'autorizzazione dei prodotti chimici. Tale sistema si prefigge di garantire una maggior sicurezza nel campo della fabbricazione e dell'utilizzazione delle sostanze chimiche. REACH prevede l'obbligo per le industrie di raccogliere informazioni complete sulle proprietà delle sostanze da esse fabbricate ovvero importate in quantità non inferiore a una tonnellata l'anno, nonché di dimostrarne la sicurezza di utilizzazione. Con la precedente normativa, le autorità pubbliche competenti degli Stati membri dovevano dimostrare l'esistenza di un rischio per poter vietare una sostanza. L'attuale inversione dell'onere della prova garantisce una maggiore efficacia della procedura. Il sistema REACH, adottato alla fine del 2006, sostituisce 40 atti legislativi precedenti. In base alla legislazione precedente, le sostanze chimiche messe in circolazione prima del 1981 (vale a dire circa il 99% delle sostanze attualmente in circolazione) non venivano sottoposte a test. Peraltro, la procedura precedente, troppo lenta, finiva per penalizzare l'innovazione e la sostituzione delle sostanze disponibili sul mercato.