Un continente vastissimo, in parte vergine, in parte iper-sfruttato. L’Africa sarà una risorsa per l’agricoltura? La domanda è legittima, soprattutto alla luce di notizie preoccupanti. Secondo il Montpellier Panel, l’organismo che riunisce esperti di agricoltura e ambiente europei ed africani, i suoli dell’Africa mostrerebbero più di un problema.

Così rivela infatti l’ultimo rapporto, “No ordinary matter: conserving, restoring and enhancing Africa’s soils”, in base al quale il 65% delle terre africane, il 30% dei pascoli e il 20% delle foreste sarebbe talmente danneggiato da non essere più produttivo.

La situazione, secondo lo studio, dipenderebbe dal fatto che anche i piccoli agricoltori sono costretti a fare scelte a breve termine e redditizie, nell’ambito della coltivazione e della scelta delle sementi, invece di curare maggiormente la salute dei terreni.

Le ripercussioni non sono da sottovalutare. Sono già infatti 180 milioni le persone che risentono di questa situazione in tutta l’Africa sub-sahariana, con perdite stimate in 68 miliardi di dollari ogni due anni.