Non ha atteso molto il nuovo ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, per essere fra i protagonisti dell'informazione in campo agroalimentare. Numerosi infatti i quotidiani che in questi giorni hanno dato spazio alle dichiarazioni del ministro, a iniziare da “Finanza e Mercati” del 13 maggio che riporta alcune delle considerazioni sulla crisi agricola che il ministro ha illustrato durante l’audizione in Commissione agricoltura, della quale si parla anche in questo numero di Agronotizie. “E-Polis” nello stesso giorno riferisce delle preoccupazioni del ministro per il mancato impiego delle risorse destinate ai Psr, che potrebbe costarci 1,1 miliardi di euro. Anche “La Discussione” del 16 maggio torna sull’audizione in Commissione agricoltura per riassumere i sei punti della ricetta Galan per affrontare la crisi. Nessuna crisi invece per il Prosecco, che secondo Galan, come si legge su “Il Sole 24 Ore” del 15 maggio, meriterebbe di entrare fra i patrimoni tutelati dall’Unesco. Infine “Italia Oggi” del 15 maggio, che ospita una lunga intervista a Galan nella quale il ministro si sofferma su alcuni temi, come quello delle agroenergie e della ricerca sugli Ogm.
Tra Ogm e Mas
A proposito di Ogm, è continuato anche in questi giorni il dibattito fra favorevoli e contrari. Mentre “La Padania” del 13 maggio ha tenuto a ricordare la posizione contraria della Lega, gli agricoltori anti-biotech hanno preso di mira dalle colonne del “Corriere della Sera” i mangimi per gli animali accusati di non offrire sufficienti garanzie sull'assenza di Ogm. Sullo stesso argomento c’è da registrare anche l’intervento di “Terra” del 15 maggio. La lettura de “Il Sole 24 Ore” in edicola il 16 maggio offre una visione più equilibrata, dando spazio alle ragioni del no e a quelle del sì, mentre “Repubblica” preferisce ricordare le proposte sui Mas (Marker assisted selection), che dovrebbero essere la risposta non biotech agli Ogm.
Frutta sempre in forma
Nessuna modificazione genetica per la migliore conservazione della frutta, ma interventi mirati messi a punto da alcuni istituti di ricerca, dei quali si parla su “Italia Oggi” del 15 maggio. Sempre su “Italia Oggi” si affronta anche il tema degli imballaggi della frutta, mentre “La Tribuna di Treviso” del 14 maggio e il giorno seguente “Il Tempo” offrono la desolante cronaca dei kiwi “dopati”. Un brutto colpo per la fiducia dei consumatori che non farà bene al settore frutticolo, già alle prese con problemi nell’export (se ne parla su “La Stampa”) e con le penalizzazioni che potrebbero derivare, come scrive “Italia Oggi”, dalla riforma della Ocm ortofrutta.
Dal locale al globale
Gli agricoltori del Metaponto non hanno problemi con Bruxelles, ma con il Consorzio di bonifica che ha “chiuso i rubinetti”, come scrive “Terra” del 12 maggio. Problemi opposti invece per gli asparagi che soffrono i danni del maltempo, come riportano le cronache della “Tribuna di Treviso”. Dei danni da maltempo si parla anche su “Il Tempo” del 18 maggio che prevede una riduzione del 20% nella produzione di frutta nelle aree colpite. Dalle cronache locali si passa con “Il Sole 24 Ore” del 12 maggio ai mercati mondiali che vedono alcune tensioni per il mais, sempre più destinato alla trasformazione in etanolo. Da Bruxelles il Consiglio dei ministri agricoli, scrive “Il Sole 24 Ore” del 18 maggio, si è espresso contro la decisione di riaprire i negoziati commerciali con i paesi dell'America Latina. Sul mercato nazionale ha un certo interesse l’osservatorio per la patata del quale si parla su “La Discussione” del 16 maggio e più diffusamente su “Il Resto del Carlino” del giorno seguente, per illustrare un accordo teso a rendere più efficiente la filiera di questo prodotto. Ha una qualche attinenza con il tema delle filiere e dell’organizzazione del mercato l’accordo fra Consorzi agrari d’Italia e Unicredit ricordato da "Italia Oggi” del 12 maggio. E per chi volesse ripercorrere la storia dei Consorzi Agrari, non resta che leggere l’interessante recensione pubblicata sul “Corriere della Sera” del libro a firma Giovanni Panebianco che ricorda le tappe del processo alla liquidazione in blocco della Federconsorzi.